Percorsi formativi abilitanti all’insegnamento, il nuovo percorso abilitante da 60 CFU prevede il tirocinio diretto specifico per la classe di concorso, con un impegno in presenza di almeno dodici ore per ogni CFU o CFA di tirocinio diretto. Si tratta, quindi, di un impegno equivalente a 180 ore da svolgere in classe.
Percorsi abilitanti da 60 CFU, il tirocinio di 180 ore da svolgere in classe
Le 180 ore di tirocinio diretto che andranno svolte dagli abilitandi riguardano una serie di attività come l’osservazione guidata delle attività svolte in classe, l’osservazione delle dinamiche relazionali nel contesto delle classi, l’osservazione durante i momenti di elaborazione collegiale, l’affiancamento e la collaborazione nella progettazione, la realizzazione e la verifica delle attività didattiche.
Le tempistiche sono molto ristrette
I centri si avvarranno di personale docente in servizio nelle scuole da individuare sulla base di criteri di selezione e nei limiti di un contingente stabilito da un decreto ministeriale che, però, non è stato ancora emanato. E qui nascono i seri problemi. Le scuole che dovranno ospitare i tirocinanti, infatti, vedranno l’arrivo di un certo numero di persone che assisteranno alle lezioni e alle attività collegiali. Gli Uffici Scolastici, nelle prossime settimane, individueranno le scuole ospitanti tra quelle che si candideranno. Si teme, a questo proposito, di non riuscire a trovare un numero sufficiente di scuole.
Come riporta il quotidiano economico ‘Italia Oggi’ (martedì 3 ottobre), il presidente dell’ANVIS (Associazione Professionale di Docenti Formatori), Riccardo Scaglioni, ha espresso la propria preoccupazione: ‘Chiediamo che il DM esca quanto prima per dare risposte ai colleghi che stanno ragionando sulla possibilità di candidarsi a questo delicato compito’. Visti i tempi estremamente ristretti, il timore è quello di dare una minore importanza al tirocinio rispetto ai criteri imposti dalla Commissione europea. Un altro rischio è quello di non riuscire a rispettare le tempistiche indicate dal DPCM: gli aspiranti docenti potrebbero non fare in tempo per il nuovo concorso previsto nella primavera del 2024.