Percorsi formativi abilitanti da 60 CFU, con la pubblicazione del DPCM in Gazzetta Ufficiale entrano in vigore le disposizioni riguardanti i corsi che permetteranno ai docenti di ottenere l’abilitazione sulla propria classe di concorso. A beneficio dei molti aspiranti che stanno chiedendo delucidazioni sull’articolazione dei corsi, riassumiamo il funzionamento e i requisiti richiesti per la partecipazione.

Percorsi formativi abilitanti da 60 CFU, come funzioneranno

Requisiti

Per quanto riguarda i requisiti, l’offerta formativa non è accessibile a tutti: occorre, infatti, soddisfare i requisiti (rigidi) indicati dalla riforma. L’articolo 7 del DPCM indica quanto segue: ‘Possono accedere all’offerta formativa di cui al comma 2 coloro che sono in possesso dei titoli di studio di cui all’art. 5, commi 1 e 2, del decreto legislativo’. Riportiamo quanto indicato dall’articolo 5, commi 1 e 2: ‘Costituisce requisito per la partecipazione al concorso, relativamente ai posti comuni di docente di scuola secondaria di primo e secondo grado, il possesso della laurea magistrale o magistrale a ciclo unico, oppure del diploma dell’alta formazione artistica, musicale e coreutica di II livello, oppure di titolo equipollente o equiparato, coerente con le classi di concorso vigenti alla data di indizione del concorso e con il Profilo conclusivo delle competenze professionali del docente abilitato nelle specifiche classi di concorso, e dell’abilitazione all’insegnamento specifica per la classe di concorso. 

Fermo restando quanto previsto dal comma 2 dell’articolo 22, costituisce requisito per la partecipazione al concorso, relativamente ai posti di insegnante tecnico-pratico, il possesso della laurea, oppure del diploma dell’alta formazione artistica, musicale e coreutica di I livello, oppure di titolo equipollente o equiparato, coerente con le classi di concorso vigenti alla data di indizione del concorso e con il Profilo conclusivo delle competenze professionali del docente tecnico-pratico abilitato nelle specifiche classi di concorso, e dell’abilitazione all’insegnamento specifica per la classe di concorso’.

Come funzionerà il corso?

Il percorso 60 CFU è un percorso universitario e accademico di formazione iniziale rivolto agli aspiranti docenti della scuola secondaria di primo e secondo grado (inclusi gli insegnanti tecnico pratici). L’obiettivo, come ribadito nel DPCM, è quello di elevare la qualificazione professionale dei docenti delle scuole secondarie, attraverso un incremento delle metodologie didattiche innovative. 
Il nuovo sistema di formazione iniziale e accesso al ruolo a tempo indeterminato prevede, inizialmente, un percorso universitario e accademico abilitante di formazione iniziale, concluso il quale l’aspirante acquisisce non meno di 60 CFU. A tale percorso seguirà un concorso pubblico nazionale, indetto su base regionale o interregionale. In caso di superamento del concorso, è previsto l’anno di prova con test finale e valutazione conclusiva. 

Ecco la suddivisione dei 60 CFU da acquisire durante il percorso:

  • 10 CFU: Discipline di area pedagogica
  • 20 CFU: Tirocinio diretto e indiretto
  • 3 CFU: Formazione inclusiva delle persone con BES
  • 3 CFU: Discipline di area linguistico-digitale
  • 4 CFU: Discipline psico-socio-antropologiche
  • 2 CFU: Metodologie didattiche: introduzione ai modelli di mediazione didattica per la secondaria
  • 16 CFU: Didattiche delle discipline e metodologie delle discipline di riferimento (delle classi di concorso)
  • 2 CFU: Discipline relative all’acquisizione di competenze nell’ambito della legislazione scolastica.

Prova finale

La prova finale del percorso universitario e accademico consiste in una prova scritta e in una lezione simulata, finalizzate all’accertamento dell’acquisizione delle competenze professionali del profilo di cui all’allegato A al decreto. La prova scritta, si legge sul DPCM, consiste in una sintetica analisi critica di episodi, casi, situazioni e problematiche verificatisi durante il tirocinio svolto nel percorso di formazione iniziale. La prova è finalizzata ad accertare le competenze acquisite dal tirocinante nell’attività svolta in gruppi-classe e nell’ambito della didattica disciplinare, con particolare riferimento alle attività di laboratorio nonché all’acquisizione delle conoscenze psicopedagogiche.

Fermi restando gli eventuali tempi aggiuntivi previsti dalla legge, la lezione simulata, su tema proposto dalla commissione con un anticipo di 48 ore, ha una durata massima di 45 minuti, viene progettata anche mediante tecnologie digitali multimediali, è sviluppata con didattica innovativa ed è accompagnata dall’illustrazione delle scelte contenutistiche, didattiche e metodologiche compiute in riferimento al percorso di formazione iniziale relativo alla specifica classe di concorso.

Per i soggetti già abilitati in altra classe di concorso, la prova scritta consiste in un intervento di progettazione didattica innovativa, anche mediante tecnologie digitali multimediali, inerente alla disciplina o alle discipline della classe di concorso per la quale è conseguita l’abilitazione. La commissione giudicatrice della prova finale è costituita da due professori delle università o docenti delle istituzioni AFAM appartenenti al consiglio didattico, di cui uno con funzione di presidente, nonché da un componente designato dall’USR e da un componente esterno esperto di formazione nelle materie inerenti al percorso abilitante, individuabile anche tra i tutor.

Per quanto riguarda il punteggio, la commissione giudicatrice assegna fino a un massimo di 10 punti alla prova scritta e di 10 punti alla lezione simulata. La prova finale è superata se il candidato consegue un punteggio pari almeno a 7/10 nella prova scritta e a 7/10 nella lezione simulata. Con il superamento della prova finale è acquisita l’abilitazione all’insegnamento per la relativa classe di concorso.