Abilitazione docenti, il responsabile del Dipartimento Istruzione della Lega, Mario Pittoni, ha provveduto a pubblicare un messaggio sulla propria pagina Facebook in cui si rimarca l’esigenza di dire basta al grande business legato alle abilitazioni docenti, business che ha costretto diversi prof a recarsi all’estero per ottenere il titolo di specializzazione.
Percorsi abilitanti, Pittoni: ‘Lavoriamo per smontare il meccanismo del grande business’
Il già presidente della commissione Cultura al Senato ha paragonato la situazione relativa ai percorsi abilitanti a quella relativa al petrolio: quando il prezzo del cosiddetto ‘oro nero’ scende, i Paesi esportatori provvedono a ridurre la produzione così che il prezzo risale. Similmente, per i percorsi abilitanti si è dovuto attendere oltre 10 anni. Così, mentre il TFA proponeva cicli a numero chiuso, molti docenti hanno deciso di migrare all’estero per ottenere il riconoscimento a un loro diritto.
“Ogni occasione è buona per sottoporre i docenti a selezione – ha esordito il già presidente della commissione Cultura al Senato – Così, per esempio, negli anni è diventato quasi un miraggio l’accesso ai percorsi formativi abilitanti. Viene in mente il petrolio – spiega Mario Pittoni – quando il suo prezzo scende i Paesi esportatori ne riducono la produzione e il prezzo risale. Un po’ quanto successo con i TFA, caratterizzati da numero chiuso e test d’ingresso: pochi abilitati all’insegnamento, pochi specializzati sul sostegno e prezzi sempre più alti. Si è cioè generato un grande business, costringendo i più decisi a guardare all’estero per vedere rispettato un loro diritto. Lavoriamo – conclude Mario Pittoni – per smontare tale meccanismo”.