Percorsi abilitanti formativi all’insegnamento, entro la fine del 2024 si dovrebbero concludere i corsi relativi al primo ciclo di abilitazioni, partiti in ritardo, tra mille polemiche, anche perché in concomitanza con l’importante appuntamento della domanda di aggiornamento delle Graduatorie Provinciali per le Supplenze.
Percorsi abilitanti da 30, 36 e 60 CFU, perché tutto questo ritardo per il secondo ciclo?
Il decreto del Ministero dell’Università e della Ricerca N. 620 del 22 aprile 2024 dette il via al primo ciclo di percorsi abilitanti, ampiamente in ritardo rispetto a quelli riservati ai docenti che possiedono già un’abilitazione. Corsi che, tra l’altro, stanno proseguendo regolarmente presso le Università telematiche come Link University oppure eCampus. Ma che fine ha fatto, invece, il secondo ciclo di percorsi abilitanti?
Innanzitutto, occorre ricordare che per l’attivazione del nuovo ciclo di corsi bisogna attendere un nuovo decreto attuativo da parte del Ministero dell’Università e della Ricerca: per quanto riguarda il secondo ciclo, quello relativo all’anno accademico 2024/25, non sono stati ancora effettuati gli accreditamenti da parte delle Università e il MUR, naturalmente, non ha ancora dato indicazioni in proposito.
Come sottolineato dall’esperta di normativa scolastica, Sonia Cannas, in occasione di un suo intervento a Orizzonte Scuola, questa situazione di stallo potrebbe portare ad ulteriori ritardi: il che significherebbe svolgere il secondo ciclo di percorsi abiltanti in pochi mesi con evidenti difficoltà da parte dei partecipanti, soprattutto per i vincitori del primo concorso PNRR, chiamati a completare il loro percorso abilitante legato al contratto a tempo indeterminato.