Abilitazione docenti, cresce l’attesa per l’avvio dei percorsi abilitanti formativi all’insegnamento, ampiamente in ritardo rispetto alla tabella di marcia prevista dal DPCM dove veniva indicato come termine massimo per la conclusione dei corsi abilitanti da 30 CFU il 28 febbraio 2024 e per quelli da 60 il 31 maggio 2024. Ad oggi, 5 febbraio, il Ministero dell’Università non ha ancora pubblicato il decreto di accreditamento, lo step necessario per far sì che possano essere pubblicati i bandi dalle singole Università. 

Percorsi abilitanti, Pittoni: ‘Numero chiuso e preselezione sono limiti superabili’

Il responsabile del Dipartimento Istruzione della Lega, Mario Pittoni, ha ribadito, ancora una volta, i cinque punti fondamentali che il decreto dovrà contenere: niente numero chiuso, niente preselezione, avvio di tutti i percorsi in contemporanea, estensione della modalità online fin dove non intacca la qualità delle lezioni e garanzia dell’espletamento dei corsi per tutte le classi di concorso.

Il già presidente della Commissione Cultura in Senato, ricordando l’esperienza dei PAS 2013, ha sottolineato che la preselezione andrebbe a rallentare tutta la procedura, rappresenterebbe solo un altro concorso per lucrare su persone già stanno faticando ‘a mettere insieme il pranzo con la cena’. Restando in tema di numero chiuso e preselezione, Pittoni ha ulteriormente precisato che quando i numeri sono alti, invece di numero chiuso e preselezione, si può utilizzare lo scaglionamento, come sperimentato con successo nel PAS 2013. Mario Pittoni si sta impegnando quotidianamente sui social e con le diverse testate giornalistiche per ribadire questi obiettivi fondamentali che sono quelli ribaditi dalle varie categorie di docenti che stanno attendendo l’avvio dei percorsi abilitanti. 

Pittoni sui costi dei percorsi abilitanti

Per quanto riguarda i costi dei percorsi abilitanti, Mario Pittoni, nel corso di un suo intervento a Orizzonte Scuola, ha precisato quanto segue: ‘Abbiamo imposto un tetto massimo di 2000 euro per quelli da 30 CFU e 2500 per quelli da 60 CFU. Visto che il nuovo meccanismo mette di fatto in concorrenza le strutture statali con quelle non statali, c’è la possibilità che, per ‘intercettare clienti’, qualcuno sia spinto a ridurre i prezzi come già successo con Padova che, già in partenza, credo che offra prezzi con il 10 per cento di sconto. E se le cose andranno come crediamo, visto che sono parecchie le strutture autorizzate a gestire questi corsi, secondo me, c’è la possibilità di scendere ancora e di parecchio’.