Nuovi percorsi formativi abilitanti all’insegnamento, i quesiti, da parte dei docenti, sono diversi in merito ai nuovi corsi che partiranno a breve nelle varie università accreditate e che permetteranno di conseguire l’abilitazione all’insegnamento. Una delle domande è quella che riguarda la possibilità o meno di ottenere l’abilitazione nella classe di concorso interessata.
Percorsi formativi abilitanti, saranno interessate tutte le classi di concorso?
In merito al coinvolgimento delle varie classi di concorso nei percorsi abilitanti, ha risposto Sonia Cannas, docente ed esperta di normativa scolastica, nel corso di un suo intervento a Orizzonte Scuola. ‘In generale saranno banditi posti in ogni ateneo sulla base del fabbisogno territoriale con maniche un po’ larghe – ha sottolineato Sonia Cannas, precisando che si terrà conto anche delle scuole paritarie, dell’istruzione e formazione professionale e delle scuole italiane all’estero’.
‘Quindi ci saranno più posti di quelli che effettivamente serviranno. In generale, nel corso degli anni, è plausibile pensare che saranno coinvolte un po’ tutte le classi di concorso, però alcune saranno bandite solamente in certi atenei e non in tutti’. Pertanto, l’intenzione sarebbe quella di bandire posti in molte classi di concorso ma si terrà conto soprattutto di quello che sarà il fabbisogno territoriale.
Manuela Pascarella, segretaria nazionale Flc-Cgil, in un suo intervento, sempre a Orizzonte Scuola, ha precisato: “Non esiste una limitazione del DPCM nelle classi di concorso. Addirittura, il fatto che si preveda che l’organizzazione dei corsi possa essere erogata in aggregazione all’università è stato pensato per il fatto che ci sono classi di concorso pochi posti disponibili e quindi poche persone interessate, magari lettere e matematica che sono le classi più gettonate. Magari, per garantire anche a chi appartiene a quelle classi di concorso meno numerose la possibilità di una formazione si prevede la formazione interateneo in modo da costruire un corso che risponda alle esigenze di tutti. Non c’è quindi una limitazione”, ha concluso Manuela Pascarella.