interpello
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Una delle novità che interesserà il prossimo anno scolastico sarà l’utilizzo dell’interpello al posto delle Mad. La messa a disposizione sparirà quindi come modalità di candidatura per reperire convocazioni di supplenza. Resterà solo come strumento per dare la propria disponibilità presso le scuole paritarie. Questa nuova previsione è stata confermata anche nella nuova bozza dell’ordinanza ministeriale passata al vaglio del CSPI. Vediamo di seguito come funzionerà.

Interpello: come funzionerà e chi vi potrà partecipare

Le scuole potranno avvalersi dell’interpello solo a graduatorie esaurite (Gae, Gps, graduatorie d’istituto). Per poter ricorrere a questo strumento non dovrà essere andata a buon fine anche la procedura del ricorso alle graduatorie delle scuole viciniori. A questo punto le scuole con cattedre scoperte potranno pubblicare un avviso sul proprio sito istituzionale, quindi all’albo online e sull’apposita pagina che dovrà essere attivata sui siti degli uffici scolastici regionali, e lì comunicare che c’è da attribuire una o più cattedre relative ad una determinata classe di concorso, indicando anche il termine d’inizio e fine contratto. Chi è iscritto anche nelle GPS di un’altra provincia ma non sta lavorando può rispondere all’interpello e può quindi partecipare alla procedura per ottenere quell’incarico. Avranno la precedenza i docenti abilitati/specializzati; non è preclusa comunque la possibilità di risposta anche ai docenti non in possesso del titolo, ma il titolo dovrà avere la priorità.

Questo è quanto è emerso anche nel corso dell’ultima informativa presentata ai sindacati lo scorso 5 aprile. Per la definitività di queste previsioni occorrerà attendere la pubblicazione dell’ordinanza ministeriale, ora ancora allo stato di bozza.