Da pochi giorni si è tenuto l’incontro tra Ministero e sindacati sull’aggiornamento delle graduatorie ATA di terza fascia e il bando ATA 24 mesi. Si è appreso che i provvedimenti, vale a dire ordinanza, circolare e decreto che disciplineranno l’avvio delle due procedure, potrebbero avere tempistiche diverse da quelle ipotizzate. Abbiamo fatto il punto della situazione intervistando Cristina Dal Pino, Coordinatrice nazionale Anief per il Personale Ata.
Le novità previste per le graduatorie 24 mesi ATA 2024
Raggiunta telefonicamente, Cristina Dal Pino ha risposto alla nostra domanda in merito a cosa è emerso sulle graduatorie ATA 24 mesi e il bando atteso per quest’anno nell’ultimo incontro MIM-sindacati. Abbiamo chiesto: Dopo l’incontro di ieri con il Ministero, quali sono le principali novità in merito alle graduatorie ATA 24 mesi e cosa ne pensa Anief in proposito?
“Anief ha ribadito al tavolo di contrattazione che è impensabile pensare di riaprire le graduatorie 24 mesi non prima del 15 giugno, come sarebbe l’ordine del giorno del Governo, presentato da Sasso nel mese di febbraio. Anche perché precluderebbe la possibilità in tempi utili di poter svolgere tutta la parte tecnica e la parte burocratica per quanto riguarda le immissioni in ruolo. Anief ha quindi proposto che le istanze per la presentazione della compilazione delle domande dovrebbero essere aperte dal 5 al 25 maggio, in modo tale da poter poi fare a luglio e i primi di agosto le immissioni in ruolo. Anche perché c’è una tempistica da rispettare tra le graduatorie provvisorie e quelle definitive (i 10 giorni di tempo per i reclami). Altre novità in merito al bando 24 mesi non ce ne sono”.
Le proposte Anief
“Noi abbiamo riproposto e richiesto -continua la Dal Pino – per l’ennesima volta di eliminare l’abolizione del cambio di provincia con il depennamento dalla graduatoria provinciale permanente 24 mesi. Chi vuole cambiare provincia deve inserirsi di nuovo in III fascia per poi reinserirsi di nuovo nella graduatoria provinciale dei 24 mesi l’anno successivo. Abbiamo richiesto la rivalutazione del servizio militare anche non in costanza di rapporto di lavoro, così come hanno stabilito diversi tribunali amministrativi e tribunali del lavoro. E abbiamo proposto che il servizio nelle scuole paritarie non sia più considerato la metà del punteggio, ma come servizio intero, così come avviene nelle GPS per il personale docente.
Abbiamo altresì richiesto che, dato che nella circolare delle immissioni in ruolo viene riconosciuto il servizio dei facenti funzione DSGA, gli amministrativi che si sono prestati a fare i Direttori dei Servizi Generali Amministrativi, venga anche riconosciuto per loro un punteggio maggiore. Però qui bisogna rivedere l’intesa del 12 settembre 2019 con la nota 40769 del 13 settembre 2019. E anche con l’intesa del 18 settembre 2020 in cui veniva riconosciuto il servizio svolto in qualità di DSGA per gli anni scolastici 2020/21 e 2019/20. Eravamo disponibili già ieri a rifare un’intesa per il riconoscimento del servizio degli amministrativi precari.
Abbiamo chiesto anche che il servizio presso le amministrazioni statali abbia un maggiore riconoscimento e che venga valutato il servizio presso le ASL, che a tutt’oggi non lo è. Al momento, però, le nostre richieste sono lettera morta, perché comunque va rivisto anche il regolamento delle supplenze e il DM 430 del 2000. Attualmente resta tutto in stand-by. Hanno preso atto delle proposte e ci hanno chiesto di inviarle tramite e-mail. Per quanto riguarda il periodo in cui verranno aperte le istanze per l’aggiornamento delle graduatorie 24 mesi ci saranno ulteriori comunicazioni, dove ci aggiorneranno sulla situazione”. Leggi la seconda parte dell’intervista relativa all’aggiornamento della III fascia ATA.