Dopo la buona notizia della conferma dell’aggiornamento delle graduatorie ATA di terza fascia nel 2024 nelle scorse ore erano sorti dubbi in merito all’iscrizione con riserva negli elenchi da parte degli aspiranti non ancora in possesso della certificazione internazionale di alfabetizzazione digitale. Gli interrogativi ruotavano intorno alla possibilità di conseguire supplenze da parte di chi si sarebbe ritrovato inserito in graduatoria non a pieno titolo ma con riserva. Attilio Varengo (CISL Scuola) ha fatto il punto della situazione.
I chiarimenti di Varengo (CISL) sull’inserimento ‘con riserva’ nelle graduatorie ATA di terza fascia
A seguito dell’approvazione dell’emendamento riformulato al Decreto Milleproroghe, viene dato a tutti gli aspiranti ATA, con riferimento sia ai nuovi inserimenti sia a chi già svolto supplenze, un anno di tempo (a partire dal 1 maggio 2024) per poter conseguire il certificato internazionale. Restano esclusi i collaboratori scolastici, che continuano a non essere obbligati a possedere obbligatoriamente questo titolo d’accesso.
Da quando però è andata in porto questa previsione l’interpretazione è stata nel senso di fare inserire nelle graduatorie ATA di terza fascia, ‘con riserva’, i nuovi aspiranti, in attesa del conseguimento del certificato informatico. Ne sarebbe poi seguita la decadenza dalle graduatorie stesse se dopo l’anno di tempo non fosse stato conseguito il certificato stesso. Alla luce di ciò un dubbio stava assalendo i lavoratori ATA: durante il periodo di iscrizione ‘con riserva’ si sarebbe comunque avuta la possibilità di ottenere supplenze?
Il tema è stato affrontato da Attilio Varengo (CISL Scuola), che nel corso della diretta di Orizzonte Scuola del 16 febbraio ha spiegato: “Non si entra con riserva. Si entra a tutti gli effetti in graduatoria e si ha titolo alla stipula del contratto. Poi sarà compito della scuola o del sistema verificare che si abbia regolarizzato la propria posizione” in merito all’acquisizione della certificazione.