Aggiornamento Graduatorie Provinciali per le Supplenze 2024, il decreto Milleproroghe 2024, pubblicato lo scorso 30 dicembre in Gazzetta Ufficiale, interviene direttamente in merito alle tempistiche e alle modalità che riguardano l’aggiornamento delle GPS (il prossimo è previsto in primavera e riguarderà il biennio 2024/25 e 2025/26).
Aggiornamento Graduatorie Provinciali per le Supplenze, cosa indica il comma 2 dell’articolo 5 del decreto Milleproroghe
Una nota informativa diffusa da Flc-Cgil sottolinea i contenuti del comma 2 dell’articolo 5 del decreto legge N. 215, meglio conosciuto come decreto Milleproroghe 2024, interpretando questa normativa come un segnale positivo. Per quale motivo? Nella suddetta disposizione si prevede che l’aggiornamento delle Graduatorie Provinciali per le Supplenze per il biennio 2024/25 – 2025/26 venga disciplinato tramite Ordinanza Ministeriale, così come del resto è avvenuto due anni fa con l’ultimo aggiornamento, disciplinato dall’Ordinanza N. 112. L’intervento del legislatore, inoltre, richiama espressamente successivi rinnovi biennali delle medesime graduatorie.
Flc-Cgil esprime la propria soddisfazione per il riconoscimento della validità della proposta portata avanti dal sindacato riguardante il mantenimento della biennalità dell’aggiornamento delle Graduatorie Provinciali per le Supplenze. Nella bozza del nuovo Regolamento delle supplenze, presentato dal Ministero dell’Istruzione e del Merito ai sindacati nei mesi scorsi, era previsto l’aggiornamento triennale delle GPS.
Il sindacato di Gianna Fracassi, da due anni a questa parte, sta portando avanti la richiesta di strutturare come modello “a regime” l’aggiornamento biennale delle GPS, ‘in quanto più funzionale a un sistema di reclutamento efficace, nell’interesse dei docenti e delle scuole’.
D’altro canto, si ritiene indispensabile l’apertura di un tavolo di discussione riguardante tutta la materia attinente al nuovo Regolamento delle supplenze in modo tale da superare le numerose criticità che sono contenute nella bozza del nuovo documento presentato dal Ministero dell’Istruzione e del Merito.