Valutazione certificazioni linguistiche, il sindacato Flp ha fornito alcuni chiarimenti in merito al contenuto di una recente Nota diffusa dal Ministero dell’Istruzione e del Merito che ha richiamato l’attenzione dei Direttori Generali degli USR sulla verifica della validità di alcune certificazioni linguistiche rilasciate da Enti non accreditati.

Certificazioni linguistiche, FLP chiarisce alcuni aspetti della Nota del Ministero dell’Istruzione

FLP sottolinea che le tabelle titoli allegate all’Ordinanza Ministeriale N. 112/2022, prevedono la valutazione delle certificazioni di lingua straniera nella seguente misura: B2 Punti 3; C1 Punti 4; C2 Punti 6.
Le certificazioni devono essere conseguite e rilasciate dagli Enti inseriti nell’elenco degli Enti certificatori riconosciuti dal Ministero dell’Istruzione. Possono essere valutati anche diversi titoli ma viene valutato, però, un solo titolo per ciascuna lingua straniera. Nel caso in cui un aspirante consegua B2 e C1 nella Lingua Inglese, potrà prendere in considerazione solamente il titolo di livello superiore che, in questo caso, gli frutterà 4 punti.

Per quanto concerne i concorsi, la valutazione delle certificazioni linguistiche è regolata dal bando e dalla tabella titoli corrispondente. Ultimamente, si tende a riconoscere i titoli di livello superiore al B2, naturalmente a condizioni che siano stati rilasciati da enti certificati dal Ministero. 

Per quanto riguarda le GPS, il livello B2 assegna 3 punti, il C1 4 punti e il C2 arriva sino a 6 punti. Il corso di perfezionamento CLIL rappresenta un’ulteriore chance per ottenere un titolo aggiuntivo: per quanto riguarda la valutazione, un percorso CLIL permette di aggiungere 1 punto al punteggio GPS. Quando però il punteggio CLIL va a combinarsi con quello relativo ad altre certificazioni linguistiche, la variazione è sostanziale in quanto il punteggio aumenta di 3 punti. Per esempio, per il livello C2 si ottengono ben 9 punti (6 + 3 punti CLIL).

Nonostante l’introduzione della Legge 33/22 abbia dato la possibilità di sfruttare la doppia immatricolazione universitaria nello stesso anno accademico, la normativa prevede che due percorsi, nello stesso anno accademico, siano compatibili se non si tratti di due percorsi che richiedano entrambi la frequenza e che non coincidano per almeno due terzi delle attività formative. Questo parametro viene valutato in termini di numero di CFU negli stessi settori scientifico disciplinari contenuti in entrambi i percorsi. I corsi CLIL, sottolinea FLP, risentono di quest’ultimo limite affrontando tutti, indipendentemente dall’ateneo che li eroga, contenuti simili. Pertanto, non si possono conseguire più CLIL nello stesso anno accademico proprio per questo motivo. Sono, però, compatibili CLIL e Master o corsi di perfezionamento, salvo che il programma non coincida per più del 60% e che non sia richiesta la frequenza in tutti e due i percorsi: tutti e due i percorsi possono essere inseriti validamente a punteggio in GPS.