Non ci sono dubbi sull’aggiornamento delle Gps previsto nella primavera di quest’anno. In base infatti agli ultimi incontri tenuti tra sindacati e Ministero è stato confermato. Sarà nuovamente un’ordinanza a disciplinare le supplenze, per certo per un altro anno, in attesa che venga definito il regolamento già predisposto sottoforma di bozza. La validità delle Gps dovrebbe però continuare ad essere biennale. Sebbene non si aspettino grosse novità , vediamo quali modifiche potrebbero essere richieste dalle organizzazioni sindacali.
Le richieste: su quali punti intervenire
Le richieste che sicuramente verranno avanzate dai sindacati sono le seguenti:
- Emanare l’elenco delle sedi disponibili prima di far presentare la domanda ai docenti iscritti in GPS (le cosiddette 150 preferenze);
- Prevedere la possibilità di riconvocazione nel caso di rinunce;
- Mitigare le sanzioni con riferimento alle rinunce o abbandono di servizio dalle supplenze;
- Mantenere la seconda fascia per la scuola infanzia e primaria, per la quale pare che ci sia la volontà del Ministero di eliminare, almeno da quanto traspare dalla bozza di regolamento;
- Prevedere la possibilità del frazionamento di una cattedra intera al fine di consentire il completamento orario a chi ha una supplenza su uno spezzone orario;
- Mantenere l’aggiornamento biennale delle GPS (anche se su questo punto non dovrebbero esserci problemi);
- Consentire agli scritti nelle GPS di presentare la MAD in altre province, eliminando così il divieto imposto negli ultimi 2 anni.
Domanda Gps con riserva
Qualora l’ordinanza ministeriale dovesse essere pubblicata nella prossima primavera, dovrebbe essere prevista la possibilità di presentare domanda con riserva per i soggetti che:
• completeranno l’VIII ciclo del TFA;
• conseguiranno i crediti formativi entro il 31 maggio;
• completeranno l’anno di servizio entro il 30 giugno o che comunque hanno svolto almeno 180 giorni di servizio o dal primo febbraio al termine delle lezioni con la partecipazione agli scrutini;
• hanno conseguito il titolo di abilitazione/specializzazione all’estero e hanno presentato domanda per il riconoscimento entro la scadenza fissata dalla prossima O.M.