Questa settimana potrebbe essere decisiva. Dall’incontro fissato mercoledì 3 aprile tra MIM e sindacati dovrebbero infatti scaturire aggiornamenti in merito all’ordinanza ministeriale che disciplinerà la riapertura delle Gps. L’apertura della finestra temporale per poter presentare domanda di aggiornamento e/o inserimento nelle Graduatorie Provinciali delle Supplenze dovrebbe essere imminente. Tra le conferme che già si sono apprese dalla bozza di OM troviamo le rigide sanzioni già previste nel biennio scorso a seguito di rinuncia e abbandono di servizio. Ma nei confronti di chi ha conseguito una sanzione nel periodo 2022-2024, quali ripercussioni ci saranno in vista della nuova domanda delle Gps? Facciamo chiarezza.
Abbandono di servizio: le conseguenze
Quando si parla di abbandono di servizio si fa riferimento al caso in cui un docente lascia l’incarico dopo la presa di servizio. Come prevede la bozza della nuova ordinanza ministeriale (di cui si attende la pubblicazione prima di averne la definitività ) in caso di abbandono di servizio dalle Gps ne segue l’impossibilità di essere contattati, non solo dalle Gps stesse, ma anche dalle graduatorie di istituto per le supplenze residue al 31 agosto o 30 giugno, per l’intera vigenza delle graduatorie. La sanzione ovviamente riguarda la classe di concorso per la quale si è abbandonato il servizio.
Qualora la sanzione fosse arrivata nel biennio precedente, ‘la punizione’ non si ripercuote sui prossimi 2 anni di vigenza delle Gps (2024-2026). Quindi anche chi fosse stato sanzionato nell’a.s 2023/24 potrà tranquillamente aggiornare le graduatorie e ottenere supplenze, anche al 31 agosto e al 30 giugno, indifferentemente dalle Gps stesse e dalle graduatorie d’istituto.