Giunge notizia di un ricorso vinto da una docente supplente che, nelle nomine da Gps, era stata sorpassata da una collega con meno punteggio. Colpevole, ancora una volta, l’algoritmo, che ha creato moltissime situazioni come quella vissuta dalla ricorrente e che porterĆ  ad una battaglia legale da cui il Ministero potrebbe continuare ad uscire soccombente. Vediamo di seguito i fatti.

Presentazione del ricorso e accoglimento

Come apprendiamo dal Quotidiano Nazionale la docente ricorrente si era vista saltare dall’algoritmo in occasione delle nomine a tempo determinato dalle Gps. Nell’aprile 2023 ha cosƬ presentato ricorso patrocinato dall’Avv. Gianluca Blasi, legale del sindacato Uil Scuola Rua. Il Tribunale ordinario di Milano, sezione lavoro, nel riconoscere lā€™errore del sistema informatico, ha accolto il ricorso e condannato il Ministero dell’Istruzione e del Merito a riconoscere all’insegnante 12 punti, vale a dire quel punteggio che avrebbe maturato se le fosse stato assegnato quell’incarico di supplenza. La stessa sentenza dichiara il diritto della ricorrente a ricevere anche lā€™incarico lavorativo annuale o fino al termine delle attivitĆ  didattiche e per cattedra completa.

Nel dispositivo si legge letteralmente che ā€œil sistema informatico non avrebbe correttamente osservato nĆ©
lā€™istanza contenente le ā€œ150 preferenzeā€ per sedi, classi di concorso e tipologia di posto, nĆ© il principio del
corretto scorrimento della graduatoria in virtĆ¹ del punteggio posseduto
ā€.

Parente (Uil Scuola Rua Lombardia): “Torniamo alle nomine in presenza”

Abele Parente, segretario Uil Scuola Rua Lombardia ha cosƬ commentato l’esito positivo del ricorso in oggetto: “Un risultato non di poco conto in virtĆ¹ dell’imminente aggiornamento delle graduatorie provinciali, previsto in primavera. E nei prossimi giorni avremo il verdetto di un’altra dozzina di ricorsi che hanno al centro sempre l’algoritmo e che come Uil Scuola abbiamo sostenuto.” Il sindacalista ha poi aggiunto: “Crediamo che queste sentenze debbano essere motivo di riflessione per il Ministero. Il sistema di reclutamento cosƬ non regge: non viene garantito il posto di lavoro che si merita e si continuano a generare errori, facendo sborsare soldi all’istruzione pubblica. Cause e risarcimenti potrebbero essere risparmiati cambiando il sistema.

E cosƬ Parente torna a riproporre il ritorno alle nomine in presenza: “Eviterebbero tutta questa bagarre perchĆØ si procederebbe con ordine, vedendo le sedi disponibili. Le nomine potrebbero cominciare giĆ  a luglio: non possiamo ridurci sempre alle ultime settimane“.