Ancodis informa nel suo comunicato che è in attesa dell’atto di indirizzo del Ministro Valditara, che darà il via alle procedure per il rinnovo del prossimo CCNL della scuola. Ci aspettiamo un’attenzione particolare alla complessità moderna della scuola autonoma e auspichiamo che le parti sedute al tavolo contrattuale abbiano una visione innovativa che valorizzi la professione docente secondo nuovi criteri, coerenti con la complessità della scuola autonoma e che tengano conto di tutti gli aspetti (didattico, amministrativo e del funzionamento organizzativo) – afferma.

Valorizzazione della professione docente: oltre l’anzianità di servizio

Non possiamo più basare il riconoscimento professionale esclusivamente sull’anzianità di servizio –sottolinea Ancodis – che attualmente è l’unico elemento di differenziazione contrattuale nella funzione docente, dimenticando l’importanza cruciale degli incarichi legati al funzionamento organizzativo e didattico della scuola. È necessario – come sancito nell’Art. 36 della Costituzione italiana – dare la giusta attenzione alla qualità e alla quantità di lavoro svolto da oltre 100.000 professionisti, fondamentali per lo sviluppo dell’offerta formativa e per l’efficienza dei servizi alla comunità scolastica.

ANCODIS ritiene imprescindibile nel prossimo CCNL l’individuazione di una nuova area professionale per i collaboratori del dirigente scolastico e le figure di sistema previste dalle normative vigenti, che contribuiscono quotidianamente alla progettazione dell’offerta formativa. Questi soggetti, protagonisti e non comparse, si distinguono per l’assunzione di deleghe e responsabilità, progettando idee, programmando i tempi, monitorando i processi e partecipando attivamente al confronto, alla verifica e alla valutazione nelle sedi formali e informali.

È necessario formalizzare la “squadra dell’autonomia” presente in ogni scuola, impegnata al fianco del dirigente scolastico (DS) e del direttore dei servizi generali e amministrativi (DSGA), al servizio della propria comunità scolastica. Questa squadra rappresenta la componente intermedia tra la dirigenza e i docenti nel funzionamento organizzativo e progettuale.

Innovazione contrattuale e nuove aree professionali per una scuola autonoma moderna

Nel prossimo atto di indirizzo, il Ministro dovrebbe prendere l’iniziativa politica per un‘importante innovazione contrattuale che riconosca pari dignità alle diverse forme di lavoro svolte nella funzione docente, nell’azione amministrativa e nel funzionamento organizzativo. È essenziale superare l’indifferenza verso decine di migliaia di docenti che oggi sono considerati “abitanti sospesi della terra di mezzo” (Venuti, Dirigere la scuola), ma che testimoniano la complessità della vera scuola che, come riconosce il prof. Paletta (2020), “senza il loro generoso impegno, l’attuale modello organizzativo formale non potrebbe funzionare”.

Come scritto da Campione e De Anna (2020), “quel diversamente indaffarato lavoro docente” deve essere valorizzato contrattualmente, poiché queste risorse professionali sono oggi mortificate “entro un comune e anonimo contenitore incapace di ospitarne la flessibilità, la creatività e la variabilità di parametri organizzativi”.

Richiamiamo quanto scritto dal Presidente di ANCODIS nel numero 1 del 2021 della “Rivista dell’istruzione” diretta dal Dott. Cerini: “L’attuale CCNL sacrifica la visione della scuola fondata sulla valorizzazione professionale di tanti docenti che vogliono emergere nella didattica, nella formazione e nella collaborazione con il DS. Non è portatore della visione di una scuola fondata sul valore e sul merito: manca un’idea moderna di scuola dinamica e aperta alle opportunità per tutti i suoi operatori”.

Ancodis: un nuovo modello di scuola per i prossimi decenni

Il Presidente Cicero nello stesso articolo auspica “il tempo di un patto etico tra tutte le componenti impegnate nel rinnovamento del sistema scolastico che, fondato su una storica ed indiscussa tradizione, si apra a quelle innovazioni giuridiche e contrattuali capaci di integrare nuovi modelli didattici e moderne azioni organizzative, con al centro sempre i bisogni formativi delle nuove generazioni”.

“La scuola dei prossimi decenni – conclude Cicero – non può restare con una struttura organizzativa pensata nel passato, non più adatta al presente e meno che mai confermata per il futuro. Dare una nuova identità contrattuale, prevedere una specifica formazione e consentire una carriera differenziata sono obiettivi che contribuiranno a completare il percorso dell’autonomia scolastica, come delineato all’art. 5 del d.P.R. 275/1999″.

ANCoDiS