Tutti i docenti che lo scorso settembre hanno ottenuto la nomina in ruolo o un contratto a tempo determinato finalizzato all’assunzione in ruolo stanno svolgendo l’anno di prova 2023/24, il cui superamento, come sappiamo, è conditio sine qua non per la stabilizzazione a tempo indeterminato. Siamo arrivati a più della metà del percorso formativo e gli interessati guardano al test finale che dovranno superare: come si svolgerà? Ecco qui di seguito alcuni importanti chiarimenti forniti direttamente dal sito dell’INDIRE.
Riferimenti normativi sul test finale dell’anno di prova 2023/24
Il D.M. 226/2022 all’art.13 comma 3 ha definito le modalità del test finale: “Il Comitato procede, contestualmente al colloquio, all’accertamento di cui all’articolo 4, comma 2, verificando in maniera specifica la traduzione in competenze didattiche pratiche delle conoscenze teoriche disciplinari e metodologiche del docente, negli ambiti individuati nel medesimo comma, attraverso un test finale sottoposto al docente, e consistente nella discussione e valutazione delle risultanze della documentazione contenuta nell’istruttoria formulata dal tutor accogliente e nella relazione del dirigente scolastico, con espresso riferimento all’acquisizione delle relative competenze, a seguito di osservazione effettuata durante il percorso di formazione e periodo annuale di prova”.
Chiarimenti
Il test finale dell’anno di prova 2023/24, pertanto, non consiste in un’ulteriore esame/prova da somministrare ai docenti neoassunti, ma è la risultanza della documentazione presentata almeno 5 giorni prima dalla data della discussione finale al Comitato di valutazione e che si compone della relazione del tutor e del dirigente scolastico. Scopo del test finale è di dimostrare l’acquisizione delle competenze e obiettivi individuati nel Bilancio delle competenze iniziali. È importante tenere presente l’allegato A del suddetto Decreto, che fornisce le indicazioni necessarie per la stesura della documentazione di risultanza, sia per il tutor sia per il dirigente scolastico: rappresenta, infatti, una sorte di guida nell’attività di osservazione delle attività svolte dal docente neo assunto.