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Tra pochi giorni chiuderanno ufficialmente le domande per richiedere l’uscita dal mondo del lavoro con l’Ape sociale, la misura di accompagnamento alla pensione che consente ai lavoratori di lasciare il servizio a 63 anni e 5 mesi di età e 30 anni (per invalidi, disoccupati e caregivers) o 36 (per i lavoratori gravosi) di contributi.

Ape sociale 2024: domande in scadenza

Tutti gli aventi diritto che desiderano lasciare il mondo del lavoro con l’Ape sociale hanno tempo fino al prossimo 30 novembre per inoltrare la domanda di verifica dei requisiti. Si tratta dell’ultima finestra temporale disponibile per quest’anno, dopo le prime due chiuse rispettivamente il 31 marzo e il 15 luglio 2024. Solo nel momento in cui l’Inps avrà verificato la sussistenza dei requisiti con esito positivo, il lavoratore potrà inoltrare la domanda vera e propria per accedere all’Ape sociale.

Ovviamente può presentare la domanda di certificazione del diritto soltanto chi matura i requisiti richiesti entro il 31 dicembre 2024. Coloro che completano i requisiti nel 2025 dovranno attendere il prossimo anno, dal momento che la riconferma della misura è ormai quasi certa, nonostante non sia ancora stata approvata la nuova Legge di Bilancio.

Altri requisiti, decorrenza e importi

L’accesso al beneficio è inoltre subordinato alla cessazione di attività di lavoro dipendente, autonomo e parasubordinato svolta in Italia o all’estero. L’indennità non è compatibile con i trattamenti di sostegno al reddito connessi allo stato di disoccupazione involontaria, con l’assegno di disoccupazione (ASDI), nonché con l’indennizzo per la cessazione dell’attività commerciale.

L’indennità, in caso di iscrizione ad un’unica gestione, è pari all’importo della rata mensile di pensione calcolata al momento dell’accesso alla prestazione (se inferiore a 1.500 euro) o pari a 1.500 euro (se la pensione è pari o maggiore di questo importo). L’importo dell’indennità non è rivalutato, né integrato al trattamento minimo. Nel caso di soggetto con contribuzione versata o accreditata a qualsiasi titolo presso più gestioni, il calcolo della rata mensile di pensione è effettuato pro quota per ciascuna gestione, in base ai rispettivi periodi di iscrizione maturati.

Si ricorda che l’Ape Sociale è corrisposto ogni mese per 12 mensilità, fino all’età prevista per il conseguimento della pensione di vecchiaia. Durante il godimento dell’indennità non spetta contribuzione figurativa. Inoltre, l’Ape sociale non è reversibile ai superstiti e ai beneficiari non spettano gli Assegni per il Nucleo Familiare.