scelta provincia Gps
scelta provincia Gps

C’è grande attesa nel mondo dei docenti precari. L’inserimento o l’aggiornamento delle Gps rappresenta sempre un appuntamento importante e un momento cruciale per la vita lavorativa dei supplenti del biennio successivo. Ecco perchè è fondamentale valutare bene quale provincia scegliere in cui iscriversi. E per fare questo si possono utilizzare dei criteri. Analizziamoli di seguito.

Scelta provincia Gps, i diversi fattori da valutare

Premesso che la scelta della provincia rappresenta una valutazione personale, e tenuto conto anche che non esiste la provincia migliore nelle cui graduatorie inserirsi, in base alle proprie esigenze ed aspirazioni si possono comunque compiere attente valutazioni che possono far propendere per una scelta piuttosto che per un’altra.

Innanzitutto va considerato che, nell’ottica di conseguire una supplenza annuale al 31 agosto o al 30 giugno dalle Gps, si deve optare per una provincia in cui presumibilmente viverci in maniera stabile e continuativa. E qui entrano in gioco anche i costi. Negli ultimi anni è infatti risaputo come gli affitti di alcune città (soprattutto al centro-nord) siano decisamente alti. Se poi si ha un punteggio basso e già si ha la consapevolezza di poter aspirare solo a supplenze piò o meno brevi dalle graduatorie d’istituto anche qui entrano in gioco una serie di considerazioni che vanno dalla disponibilità a fare una vita da pendolare a quella di trasferirsi al luogo della supplenza anche se per pochi giorni. Superati questi ‘ostacoli’ la valutazione può concentrarsi poi su altri fattori.

L’attenzione va spostata anche sulla classe di concorso d’interesse, cercando di capire il fabbisogno che si è registrato negli ultimi anni. Tendenzialmente, ad esempio, al di là poi delle singole realtà provinciali, per il sostegno pressochè ovunque si ha un’ampia richiesta, così come per le materie STEM della scuola secondaria.

Da tenere presente sono poi due ulteriori fattori: l’esistenza delle Gae e la grandezza della città. Con riguardo alle Gae sappiamo che queste hanno la precedenza sulle Gps nell’attribuzione delle supplenze. Se quindi per la classe di concorso d’interesse e una determinata provincia troviamo ancora le Gae (con un elenco di docenti ancora lungo) già si può prevedere che le possibilità di conseguire una nomina da Gps siano più difficili, a meno che non si abbia un punteggio alto da permettere di rientrare tra le prime posizioni delle Gps stesse. Quanto poi alla città, spesso si ritiene che grandi province come Milano, Torino, Bologna (a titolo esemplificativo), trovandosi al centro-nord, diano maggiori opportunità. Qui però la concorrenza è anche molto alta, con elenchi chilometrici di insegnanti inseriti nelle graduatorie. Spesso quindi prediligere una provincia meno grande può essere più proficuo.

Infine non si può trascurare l’elemento del punteggio. Ci si può rifare ai bollettini degli ultimi due anni per farsi un’idea dei docenti nominati su una determinata classe di concorso e in corrispondenza a quel determinato punteggio.