Il presidente di Anief, Marcello Pacifico, torna a parlare della proposta di posticipare l’inizio dell’anno scolastico e l’apertura della scuola a ottobre, per adattare il calendario scolastico alle sfide climatiche in aumento. Durante le recenti interviste rilasciate alla stampa nazionale e specializzata, Pacifico ha spiegato come la scuola debba sempre più adattarsi ai cambiamenti sociali, come la riforma dello Ius Scholae, e climatici, in questo caso specifico.
La proposta sull’apertura della scuola a ottobre
Posticipare l’apertura della scuola a ottobre. Nell’intervista a Tag24, Pacifico ha sottolineato che “il cambiamento climatico è evidente a tutti. Da anni, nel mese di settembre, le temperature superano la media stagionale, non solo al Sud, ma in varie zone del Paese. In queste condizioni, le scuole italiane, prive di climatizzazione e con aule sovraffollate, non possono garantire un ambiente didattico adeguato. Le scuole devono essere luoghi di apprendimento efficace, non semplici parcheggi per studenti”.
Necessità climatiche e riforma del tempo scuola
Pacifico ha inoltre evidenziato che negli ultimi 15 anni il tempo scuola è già stato ridotto di tre ore settimanali, passando da 33 a 30 ore. Ha proposto soluzioni flessibili, affidate al buon senso delle regioni in base ai diversi climi locali, ricordando che “già trent’anni fa, in alcune aree, l’anno scolastico iniziava a fine settembre. La società è cambiata, ma le esigenze di un buon ambiente didattico restano. È chiaro che, a fronte di tanti interventi che sarebbero necessari, la climatizzazione delle aule sia molto difficile. Ecco perché bisognerebbe lasciare al buon senso non solo la determinazione del calendario scolastico.”
Infine, Pacifico ha criticato l’incapacità di adeguare le scuole alle nuove sfide, nonostante i fondi del Pnrr. Ha concluso sottolineando l’importanza di un “buon tempo a scuola”, non solo in termini di ore trascorse in aula, ma soprattutto di qualità della didattica offerta.