Arriva una nuova misura, la Prestazione Universale che stanzia 1.000 euro in più per gli ultraottantenni non autosufficienti con un livello di bisogno assistenziale gravissimo e un Isee sotto i 6.000 euro. Si tratta di una misura sperimentale attiva dal 1 gennaio 2025 al 31 dicembre 2026. La misura, come spiega Sky Tg24 Economia, è formata da una quota fissa monetaria corrispondente all’indennità di accompagnamento e una quota integrativa definita “assegno di assistenza”, pari a 1.000 euro al mese.
Che cosa finanzia questa nuova misura
La quota dell’assegno che viene erogato è finalizzata a remunerare il costo del lavoro di cura e assistenza svolto da lavoratori domestici o l’acquisto di servizi di cura e assistenza forniti da imprese qualificate. Per questo Decreto viene stanziato oltre un miliardo di euro per i primi due anni. L’obiettivo è stato spiegato dalla presidente del Consiglio Giorgia Meloni alla Camera. La misura è “subordinata allo specifico bisogno assistenziale al fine di promuovere il progressivo potenziamento delle prestazioni assistenziali per il sostegno della domiciliarità e dell’autonomia personale delle persone anziane non autosufficienti”. Il provvedimento, ha sintetizzato la premier, punta a garantire “agli anziani il diritto di poter continuare a curarsi nella propria casa”.
Come funziona l’attivazione dell’assegno
Sarà compito dell‘Inps provvedere all’individuazione dello stato di bisogno assistenziale, di livello gravissimo, dei soggetti anziani over 80 sulla base delle informazioni sanitarie a disposizione nei propri archivi e delle indicazioni fornite dalla commissione ad hoc istituita “per l’individuazione degli indicatori atti alla definizione dei criteri di classificazione dello stato di bisogno assistenziale gravissimo”, spiega Adn Kronos. Oltre al finanziamento dell’assistenza la misura promuove anche la mobilità delle persone anziane e agevolazioni per il trasporto. E ancora incentivare la possibilità di fare trascorrere agli anziani un periodo di vacanza attraverso convenzioni ad hoc anche con misure che favoriscano la presenza di giovani accompagnino le persone anziane. Infine la bozza prevede anche di incentivare l’attività fisica.