Assegnazione dei docenti su più plessi, non sono poche le casistiche che riguardano docenti titolari in un istituto che opera su due o più plessi e che, talvolta, creano problematiche di non poco conto. In una lettera inviata al quotidiano economico ‘Italia Oggi’, una docente sottolinea come l’assegnazione della sede di servizio, ogni anno, è un cruccio visto che il dirigente scolastico decide di far lavorare la maggior parte del personale docente sulle due diverse scuole, creando anche problemi di carattere economico visto che i due plessi distano tra loro quasi tredici chilometri.
Assegnazione dei docenti su due plessi, spesso sorgono criticità
Laura Razzano di ‘Italia Oggi’ ha risposto alla lettera inviata alla docente, sottolineando che la decisione riguardante l’assegnazione delle cattedre spetta al dirigente scolastico, tenendo conto delle proposte non vincolanti degli organi collegiali e dei criteri definiti nella contrattazione con la RSU della scuola. Nel caso di plessi ubicati in comuni diversi, il contratto sulla mobilità vigente fornisce delle precise indicazioni all’articolo 3 comma 5, stabilendo che i posti situati in sedi ubicate in comuni diversi rispetto a quello sede di organico sono assegnati, nel limite delle disponibilità destinate ai movimenti, salvaguardando la continuità didattica e il criterio di maggiore punteggio nella graduatoria di istituto, secondo le modalità e i criteri definiti dalla contrattazione di istituto.
Lo stesso contratto – spiega Laura Razzano di ‘Italia Oggi’ – ribadisce le precedenze indicate all’articolo 13, le stesse che operano nella mobilità territoriale: legge 104 per sé o per i familiari, necessità di cure continuative, domanda di rientro sulla sede o amministratori locali. D’altronde, quando a motivo di una diminuzione di organico, è necessario costituire una cattedra oraria con completamento esterno in altra istituzione scolastica, il contratto sulla mobilità vigente all’articolo 11, comma 8, impone una procedura che può essere seguita anche all’interno di una scuola con sedi in diversi comuni.
‘La definizione delle modalità e dei criteri di applicazione delle precedenze o di altre agevolazioni di legge va definita dalla contrattazione d’istituto. In molti casi, sottolinea Laura Razzano, ‘le semplici lamentele non sono sufficienti, la violazione delle regole procedimentali, che costituiscono specificazione dell’obbligo di correttezza e buona fede, può essere denunciata dal docente conte ragione di illegittimità delle determinazioni assunte dal dirigente’.