assegnazione provvisoria e utilizzazione 2024
mobilità annuale assegnazione provvisoria

Tantissimi sono i docenti di ruolo che attendono le indicazioni necessarie per presentare domanda di assegnazione provvisoria e/o utilizzazione 2024: oggi 17 giugno, nel pomeriggio, si terrà un incontro tra rappresentanti del Ministero dell’Istruzione e del Merito e sigle sindacali. Si dovrebbero acquisire, pertanto, informazioni in merito alla tempistica della procedura e su chi, tra i docenti vincolati, potrà effettivamente partecipare ai movimenti annuali: di seguito il punto della questione. 

Probabile tempistica domande di assegnazione provvisoria e utilizzazione 2024

Con probabilità nel corso del pomeriggio di oggi le migliaia di docenti che aspettano indicazioni in merito alla presentazione delle domande di assegnazione provvisoria e/o utilizzazione 2024 avranno notizie su quando poter presentare domanda: ricordiamo che i movimenti annuali sono disciplinati dal CCNI, sottoscritto l’8 luglio 2020 e che dovrebbe essere rinnovato. Molto probabilmente, considerando che si è superata già la metà di giugno, il Ministero deciderà di non rinnovare il contratto, ma nuovamente di prorogarlo per il prossimo anno scolastico 2024/25. In questo modo, per non creare rallentamenti nell’avvio del prossimo anno scolastico, le domande potrebbero essere presentate entro la prima settimana di luglio. 

Attesa per i docenti neoassunti 2023/24 

In primo luogo ricordiamo che possono partecipare alle operazioni di assegnazione provvisoria e utilizzazione 2024 i docenti che hanno ottenuto il ruolo l’anno scolastico precedente rispetto a cui si effettuano i movimenti annuali. Possono presentare domanda gli assunti dall’a.s.2021/22 e precedenti e i docenti immessi nell’a.s. 2022/23, sia a livello provinciale che interprovinciale. Gli insegnanti assunti nell’a.s. 2023/24 possono partecipare ai movimenti solo all’interno della provincia di assunzione. L’attesa, infatti, riguarda proprio questi docenti: per sapere se potranno presentare istanza anche al di fuori della provincia di titolarità, infatti, si deve capire se e come saranno recepite le deroghe previste dall’art. 47 del CCNL 2019/21. Vi terremmo aggiornati su tutti gli aspetti della questione.