assegnazioni provvisorie e utilizzazioni 2024
movimenti annuali

Non tutti i docenti neoassunti a settembre 2023 potranno prendere parte alle assegnazioni e utilizzazioni per il prossimo anno scolastico 2024/25: il Ministero dell’Istruzione e del Merito, infatti, ha deciso di mantenere i vincoli. Solo chi può usufruire delle deroghe previste dalla legge, infatti, potrà prendere parte ai movimenti. In un comunicato, che riportiamo qui di seguito, il sindacato UIL Scuola Rua ha ben delineato la situazione. 

Solo con deroghe i neoassunti potranno presentare domanda per le assegnazioni e utilizzazioni interprovinciale

Nell’anno scolastico 2022/23, grazie all’ultrattività del contratto integrativo sulle assegnazioni e utilizzazioni e ad una intesa con il Ministero dell’Istruzione e del Merito, firmata anche dalla UIL Scuola Rua, si è permesso a tutti i docenti assunti in ruolo e a tempo determinato l’1/9/22 di presentare domanda di assegnazione provvisoria provinciale o interprovinciale per l’a.s. 2023/24 senza alcun vincolo.

A seguito dell’entrata in vigore del CCNL 2019/22 e della nuova intesa sugli utilizzi e le assegnazioni provvisorie per l’a.s. 2024/25, non firmati dalla UIL Scuola Rua, i docenti neoassunti in ruolo dalle GAE o dai concorsi o con contratto a tempo determinato dallo straordinario bis l’1/9/24, potranno presentare domanda di utilizzo e di assegnazione provvisoria solo all’interno della provincia di titolarità, mentre è preclusa la possibilità per altra provincia a meno che non si rientri in specifiche deroghe.

La logica dei vincoli crea disparità tra i docenti 

Per tutti i docenti, invece, che sono stati assunti dalle GPS del sostegno l’1/9/24, il blocco della presentazione della domanda si applica sia nella provincia di titolarità che in altra provincia, a meno che non si rientri nelle deroghe. E anche qualora il docente vi rientri, la sua domanda sarà trattata in subordine rispetto a tutti gli altri colleghi in possesso del titolo di specializzazione.

La logica dei vincoli, confermati anche con il CCNL 2019/22, continua a creare una disparità di trattamento tra i docenti, anche assunti nello stesso anno scolastico, con gravi limitazioni nel diritto a potersi ricongiungere al proprio familiare.