L’Assegno unico è il sussidio erogato dall’Inps per le famiglie dei lavoratori con figli fino ai 21 anni di età (senza limiti se in presenza di disabilità), che, come sappiamo, cambia in base al numero di figli e in relazione all’Isee. Con un recentissimo messaggio dello scorso 2 gennaio, l’Inps ha comunicato che non occorre presentare una nuova domanda per usufruire del beneficio se già inoltrata precedentemente, salvo che per trasmettere eventuali variazioni a quanto già dichiarato. Riportiamo qui di seguito la comunicazione in merito.
Messaggio INPS: non serve presentare nuova domanda per assegno unico 2024
“Con circolare del 15 dicembre 2022, n. 132, l’INPS ha reso noto che le domande di Assegno Unico e Universale per i figli a carico di cui al decreto legislativo 29 dicembre 2021, n. 230 e s.m.i., non sono soggette ad onere di presentazione con cadenza annuale. Infatti, in applicazione del principio di semplificazione e di erogazione di ufficio ai sensi dell’articolo 12, comma 3, del citato decreto e tenuto conto del parere ministeriale favorevole, le domande già presentate valgono anche per le annualità successive a quelle della presentazione, fatto salvo l’onere per gli utenti di comunicare le eventuali variazioni da inserire nel modello di domanda (es. nascita di un nuovo figlio). Pertanto, per l’annualità 2024, si comunica che non è necessario provvedere alla presentazione di una nuova domanda all’Assegno unico e universale, fermo restando che la domanda già trasmessa all’Istituto non si trovi nello stato di decaduta, revocata, rinunciata o respinta”.
Occorre presentare nuova DSU
Tuttavia, per ottenere l’intero importo corrispondente dell’assegno unico 2024 è necessario aggiornare l’Isee: “Si precisa che ai fini della determinazione dell’importo della prestazione sulla base della corrispondente soglia ISEE è necessaria la presentazione di una nuova Dichiarazione Sostituiva Unica (DSU) per il 2024, correttamente attestata. In assenza di ISEE, l’importo dell’Assegno unico e universale sarà infatti calcolato a partire dal mese di marzo 2024 con riferimento agli importi minimi previsti dalla normativa. Qualora la nuova DSU sia presentata entro il 30 giugno 2024, gli importi eventualmente già erogati per l’annualità 2024 saranno adeguati a partire dal mese di marzo 2024 con la corresponsione dei dovuti arretrati”.