Una lettera indirizzata al Ministro dell’Istruzione, Giuseppe Valditara, contiene una riflessione sulla figura dell’Assistente Tecnico, evidenziando la necessità di un riconoscimento adeguato. L’Assistente Tecnico, essenziale per la didattica laboratoriale, svolge un ruolo importante nella preparazione pratica degli studenti, pur essendo spesso confuso con altre figure. Si nota una carenza di identità professionale chiara, nonostante il Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro definisca il profilo.

Carenza di una struttura ben definita per il ruolo di AT

La carenza di una struttura ben definita per il ruolo è evidente anche dall’inquadramento generico degli Assistenti Tecnici, spesso assimilati agli Assistenti Amministrativi, spiega la lettera. Non essendo prevista una progressione di carriera specifica, i Tecnici non hanno la possibilità di avanzamento professionale, diversamente dagli Assistenti Amministrativi. Oltre a ciò, l’autoformazione obbligatoria dei Tecnici non viene incentivata economicamente, a differenza dei docenti. Con più di 17.000 Assistenti Tecnici nelle scuole italiane, l’appello è quello di rivedere il loro ruolo per migliorare la gestione dei laboratori e valorizzarne l’importanza educativa.

La figura dell’Assistente Tecnico, spesso confusa con altri ruoli, manca di un’identità professionale precisa e di percorsi di carriera chiari. La riflessione proposta al Ministro dell’Istruzione evidenzia l’urgenza di riformare il ruolo, considerando che oltre 17.000 Assistenti Tecnici operano oggi nelle scuole italiane, contribuendo significativamente alla formazione degli studenti. La lettera è firmata da Gianluca Guttadauro.