Finalmente la macchina scolastica può dirsi essersi messa in moto a tutti gli effetti. Dopo il vistoso ritardo nella partenza delle immissioni in ruolo per i docenti, a breve partiranno anche le assunzioni a tempo indeterminato per il personale ATA, oltre che per i dirigenti scolastici e il personale educativo. Del resto manca ormai meno di un mese all’inizio dell’a.s 2024/25 e tutto deve essere pronto entro il 1° settembre. Dopo l’autorizzazione del contingente per quanto riguarda il reparto insegnanti spuntano i numeri anche per il resto del personale scolastico. Di seguito i dettagli.

Assunzioni personale scolastico: i numeri

ll Consiglio dei Ministri, nella riunione che si è tenuta nella giornata odierna, ha deliberato di autorizzare il Ministero dell’Istruzione e del Merito, per l’anno scolastico 2024/2025, alle assunzioni a tempo indeterminato per il personale della scuola. Le assunzioni, sui posti effettivamente vacanti e disponibili, saranno pari a 591 unità per i dirigenti scolastici, 10.336 unità di personale ATA, 45.124 unità di personale docente, 43 unità di personale educativo, 406 unità di insegnanti di religione cattolica.

Tra le ulteriori misure deliberate troviamo, in merito all’aspetto fiscale ed economico, l’estensione anche per l’anno scolastico e per l’anno accademico 2024-2025 la tutela assicurativa degli studenti e del personale del sistema nazionale di istruzione e formazione, della formazione terziaria professionalizzante e della formazione superiore; si mettono a disposizione delle attività di ricerca 50 milioni di euro del fondo per il finanziamento ordinario delle Università statali; inoltre lo stanziamento iscritto nello stato di previsione della spesa del Ministero dell’università e della ricerca e destinato ai collegi di merito accreditati è incrementato, per l’anno 2024, di 1 milione di euro.

Il Consiglio dei ministri, su proposta del Ministro dell’università e della ricerca Anna Maria Bernini, ha poi approvato un disegno di legge per l’introduzione di disposizioni in materia di valorizzazione e promozione della ricerca.