Assunzioni da prima fascia GPS sostegno anche per l’anno scolastico 2024/25, la questione riguardante l’eventuale proroga delle assunzioni straordinarie dalla prima fascia delle Graduatorie Provinciali sostegno è oggetto di discussione. Negli anni scorsi, infatti, è stata adottata questa procedura straordinaria (il primo anno ha coinvolto anche la prima fascia GPS posto comune) ma per il prossimo anno scolastico 2024/25 sembra piuttosto remota la possibilità di una riconferma, anche e soprattutto a motivo del nuovo concorso su posti di sostegno. Tuttavia i docenti precari specializzati su sostegno stanno portando avanti una battaglia per ottenere una nuova proroga.

Assunzioni straordinarie da prima fascia GPS sostegno, i docenti precari specializzati chiedono un intervento giudiziario

Lo Studio Legale degli avvocati Aldo Esposito e Ciro Santonicola segnalano la richiesta di un possibile intervento giudiziario inoltrata dai docenti precari specializzati su sostegno, finalizzata a tutelare i diritti dei medesimi, a seguito della mancata proroga delle assunzioni dalla prima fascia delle GPS sostegno per l’anno scolastico 2024/2025. I docenti, dopo aver superato prove selettive e aver completato il percorso di specializzazione sul sostegno (VIII ciclo TFA sostegno), si trovano ora di fronte a un cambiamento normativo che sembra precludere la possibilità di essere assunti in ruolo “senza dover affrontare un ulteriore concorso”, nonostante, negli anni precedenti, colleghi “parimenti specializzati” abbiano fruito di un regime normativo transitorio che ha permesso l’immissione in ruolo attraverso la prima fascia delle graduatorie provinciali.

Ciò che viene messo in evidenza è, quindi, una disparità di trattamento che ha generato la mobilitazione degli insegnanti interessati che hanno provveduto ad avviare una petizione online per richiedere la proroga dell’articolo 59. Partendo da questo presupposto, i docenti hanno chiesto un parere legale sulla possibilità di impugnare l’attuale disposizione normativa “per violazione del principio di parità di trattamento” e per la mancata attuazione di misure finalizzate al reclutamento attraverso graduatorie provinciali/regionali per le immissioni in ruolo su posti di sostegno. Inoltre, è stato chiesto di valutare l’eventuale contrasto della normativa italiana con i principi del diritto dell’Unione Europea in materia di precariato e di stabilizzazione dei lavoratori.

La risposta dello Studio Legale Esposito-Santonicola

Lo Studio Legale Esposito-Santonicola, facendo seguito alle suddette richieste, ritengono che possa essere attuato un approccio difensivo articolato che prevede l’impugnazione delle norme lesive “sia in sede giurisdizionale interna sia invocando la tutela offerta dal diritto dell’Unione Europea”.
La questione di legittimità costituzionale delle norme che hanno introdotto o perpetuato una disparità di trattamento tra docenti precari e docenti di ruolo potrebbe essere sollevata dinanzi al giudice ordinario, al fine di ottenere un rinvio pregiudiziale alla Corte Costituzionale.
Tale rinvio sarebbe funzionale alla verifica della compatibilità delle norme impugnate con i principi di ragionevolezza, di parità di trattamento e di buon andamento dell’amministrazione, sanciti rispettivamente dagli articoli 3 e 97 della Costituzione Italiana. 

Secondo i legali, si potrebbe contestare la mancata proroga delle assunzioni dalla prima fascia sostegno delle Graduatorie Provinciali per le Supplenze (GPS) per l’anno scolastico 2024/2025, sostenendo che tale omissione costituisca una discriminazione non giustificata alla luce delle qualifiche specializzanti e dell’esperienza maturata dai docenti precari.
Inoltre, si potrebbe invocare la violazione della Direttiva 1999/70/CE, che stabilisce un quadro generale relativo al lavoro a tempo determinato, volto a prevenire l’abuso derivante dall’uso di contratti o rapporti di lavoro a termine successivi. Ebbene, la clausola 5 della Direttiva prevede che gli Stati membri adottino misure per prevenire gli abusi, attraverso l’esposizione di motivi oggettivi che giustifichino il rinnovo di tali contratti, la determinazione della durata massima totale dei contratti successivi o il numero di rinnovi di tali rapporti lavorativi. La mancata stabilizzazione dei docenti precari, in assenza di tali motivi oggettivi, potrebbe essere interpretata quale violazione della Direttiva e, pertanto, come fondamento per richiedere la tutela dei diritti dei docenti precari a livello europeo.

In buona sostanza, si potrebbe proporre un ricorso al giudice amministrativo per impugnare gli atti amministrativi ritenuti lesivi, quali i decreti ministeriali relativi alle immissioni in ruolo per l’anno scolastico 2024/2025 – “nella parte in cui non sia stata prevista la proroga delle assunzioni dalla prima fascia sostegno delle Graduatorie provinciali per le supplenze (Gps)” – con la possibilità di sollevare incidentalmente la questione di costituzionalità e di invocare la tutela del diritto dell’Unione Europea. Per ulteriori informazioni in merito, è possibile rivolgersi allo Studio Legale Esposito e Santonicola.