Sembra sfumare la possibilità che anche per l’a.s 2024/25 si possa ricorrere alla procedura straordinaria ex art 59, in base alla quale per 3 anni si è attinto, ai fini anche delle immissioni in ruolo, dalle Gps sostegno in via residuale. La previsione non è stata infatti inclusa nel Decreto Milleproroghe 2024 che sarà convertito in legge entro il 28 febbraio. Questo silenzio non lascia ben sperare, nonostante nelle ultime settimane non si faccia altro che parlare dell’elevato fabbisogno che si riscontra sui posti di sostegno a fronte di un concorso (il primo del PNRR) che andrà a coprire solo una minima parte dei posti che rimarranno scoperti. Senza contare che è stata più volte affermata la necessità di avere in cattedra insegnanti con specializzazione, come sarebbero coloro inseriti proprio nella I fascia delle Gps sostegno.
Ruolo sostegno, quale situazione si prefigurerà?
Se le pressioni dei sindacati nel senso di ricorrere nuovamente alla procedura ex art 59 o al ritorno al doppio canale di reclutamento non dovessero andare in porto, anche per l’a.s 2024/25 saremo di fronte all’ennesimo enorme bisogno di docenti su sostegno, col solito ‘valzer’ di precari e con l’ennesima attribuzione delle relative supplenze ancora a insegnanti non specializzati.
Nel Milleproroghe 2024 il provvedimento sul prosieguo delle assunzioni dalle Gps sostegno non è stato approvato perché sono in corso di svolgimento i concorsi sia per posti di sostegno infanzia /primaria che sostegno secondaria, le cui immissioni in ruolo sono previste per l’estate 2024. E nel prossimo autunno è previsto un secondo concorso della fase straordinaria PNRR. Occorre però constatare che in alcune aree del Nord le iscrizioni degli aspiranti docenti di sostegno sono molto al di sotto dei posti disponibili.
Ad esempio, in Lombardia, nell’ambito della scuola dell’infanzia, contiamo solamente 84 candidati che si sfideranno per 440 posizioni disponibili. La situazione diventa ancora più evidente nel contesto della scuola primaria, dove ben 171 candidati mirano a occupare uno dei 4.111 posti. Tuttavia, la secondaria di I grado presenta una sfida maggiore: anche se ogni candidato (in totale 530) ottenesse un posto, ci sarebbero ancora posti vacanti, dato che le posizioni aperte sono 2.019.