Ci sarà tempo fino al 17 luglio per poter presentare domanda di inserimento nelle graduatorie ATA di 24 mesi. Questa riapertura straordinaria, ricordiamo, è rivolta ai circa 6 mila collaboratori scolastici PNRR e Agenda Sud, licenziati e poi riassunti dopo circa due settimane dalla scadenza del precedente contratto. Stiamo parlando del riconoscimento giuridico del periodo compreso tra il 16 aprile e la data di nuova stipula del contratto. La procedura prevede l’inoltro di una domanda cartacea (modello B1), insieme ad altri allegati come il modello H (priorità nella scelta della sede), il modello F (rinuncia all’eventuale stipula di contratti a tempo determinato) e l’allegato G (esprimere le preferenze per le scuole). Alla luce di questa riapertura crescono i dubbi sulle immissioni in ruolo: subiranno ritardi? Facciamo chiarezza.
Le rassicurazioni di Pasquale Raimondo (Uil Scuola Rua)
Della problematica connessa alla riapertura delle domande ATA 24 mesi se n’è parlato a Orizzonte Scuola durante il Question Time di ieri, 15 luglio 2024, con Pasquale Raimondo (Uil Scuola Rua), il quale non ha escluso che la riapertura dei termini delle domande ATA 24 mesi possa portare a piccoli ritardi nell’avvio delle procedure di immissione in ruolo. Non si tratterebbe però di posticipi preoccupanti come ha dichiarato il sindacalista, il quale ha anche aggiunto: “una volta pubblicate le graduatorie provvisorie e passati i dieci giorni per i reclami, le procedure di scelta delle istituzioni scolastiche e delle immissioni di ruolo possono essere completate in tempo utile per l’inizio dell’anno scolastico.” Dunque anche se si dovesse ritardare di qualche giorno il personale ATA interessato non sarà comunque penalizzato, considerando anche che la procedura di assunzione a tempo indeterminato viene effettuata annualmente e può dirsi ormai ben collaudata nel tempo.