Il decreto Sport e Scuola, pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 31 luglio, ha stabilito che per l’anno scolastico 2024/2025, al fine di assicurare la continuitร dell’azione amministrativa in attesa del completamento del piano assunzionale, il Ministero dell’Istruzione e del Merito, tramite le sue strutture periferiche (USR), potrร impiegare, mediante lโistituto del comando e temporaneamente, un contingente di 242 collaboratori scolastici e 721 assistenti amministrativi e tecnici, per un totale di 963 unitร .
963 posti ATA da accantonare
Queste 963 unitร ATA saranno accantonate provvisoriamente nell’organico del personale amministrativo, tecnico e ausiliario, senza possibilitร di sostituzione. Per i posti accantonati non sarร possibile conferire supplenze ai sensi dellโarticolo 4 della legge 3 maggio 1999, n. 124. Gli uffici scolastici regionali procederanno, mediante una procedura selettiva, allโindividuazione delle unitร di personale di ruolo da assegnare alle proprie strutture, rispettando i limiti del contingente stabilito.
Il decreto prevede che le assegnazioni del personale avranno decorrenza dal 1ยฐ settembre 2024 e comporteranno il collocamento in posizione di comando del personale interessato. Il servizio prestato durante questo periodo sarร equiparato a tutti gli effetti, giuridici ed economici, al servizio di ruolo presso le istituzioni scolastiche. Al termine del periodo di assegnazione, il personale rientrerร nella sede di propria titolaritร .
Nel caso in cui il comando ecceda, senza interruzioni, il quinquennio, con conseguente perdita della sede di titolaritร , al termine del periodo il personale sarร assegnato a una delle istituzioni scolastiche della regione, con prioritร di scelta secondo le modalitร stabilite dalla contrattazione collettiva nazionale integrativa in materia di mobilitร .
Gli avvisi degli USR
Requisiti e punteggi sono consultabili direttamente dagli avvisi degli Uffici Scolastici. Le domande scadono a breve. Al momento le regioni con avviso pubblicato sono:
- Basilicata
- Calabria
- Campania
- Emilia Romagna
- Friuli Venezia Giulia
- Lazio – integrazione
- Liguria
- Lombardia
- Marche
- Piemonte
- Puglia
- Sicilia
- Toscana
- Umbria
- Veneto