La FLC CGIL fa sapere che sul sito di Accredia, infatti, è ora disponibile un motore di ricerca che permette di verificare la validità della CIAD. In diverse occasioni, il sindacato aveva segnalato al Ministero la pubblicizzazione di certificazioni non conformi ai requisiti necessari per la loro registrazione. Alcune di queste certificazioni erano persino accompagnate da manipolazioni del testo della dichiarazione congiunta n.5, allegata al CCNL del 18 gennaio 2024.

CIAD requisito per ATA, migliaia di aspiranti raggirati

L’articolo 59, comma 10, e l’Allegato A stabiliscono chiaramente che una certificazione internazionale di alfabetizzazione digitale deve essere rilasciata da un ente accreditato, attestando competenza, indipendenza e conformità ai framework europei. Inoltre, tale certificazione deve essere valida al momento dell’iscrizione in graduatoria e attestare il superamento di un test finale relativo a competenze informatiche fondamentali.

Nei mesi scorsi, molti aspiranti hanno pagato per corsi di preparazione a esami non controllati da enti riconosciuti da Accredia. Di conseguenza, queste certificazioni non potevano essere registrate come previsto dal CCNL “Istruzione e Ricerca”. Purtroppo, migliaia di lavoratrici e lavoratori sono stati danneggiati da queste certificazioni non valide. Per coloro che hanno segnalato il problema, vengono ora proposti sconti per ottenere una certificazione valida, aggiungendo ulteriore frustrazione alla situazione.

Con una nota del 22 luglio, l’USR Marche ha chiarito alle scuole che l’accreditamento e la registrazione presso l’ente di accreditamento nazionale sono condizioni imprescindibili per la validità del titolo di accesso. Le certificazioni prive dei requisiti sopra citati non possono essere considerate valide. Le scuole sono invitate a rispettare rigorosamente questa disposizione.

Verifica su Accredia

Grazie al motore di ricerca presente sul sito di Accredia:, è possibile verificare la conformità e la validità della CIAD inserendo il codice fiscale del candidato o il numero della certificazione. Questo strumento permette una verifica inequivocabile della propria certificazione. Ma che dire di coloro che hanno inserito una certificazione non valida senza saperlo?

Se il Ministero dovesse considerare questa situazione ‘errore materiale’, dovrebbe essere possibile correggerlo al momento della pubblicazione delle graduatorie provvisorie. Resta da vedere quali indicazioni giungeranno nei prossimi giorni (se arriveranno).