Quanto sta accadendo presso gli Usp di Napoli e Avellino può considerarsi un ‘déjà vu’. Anche quest’anno infatti si sta assistendo, specialmente sull’ambito territoriale napoletano, a ritardi nell’assegnazione degli incarichi a tempo determinato del personale ATA, con riguardo al profilo dei collaboratori scolastici (l’anno scorso le operazioni si erano protratte fino a dicembre). A denunciare queste criticità è il Movimento spontaneo ‘Evoluzione ATA’.
Attesa per le nomine annuali dei collaboratori scolastici di Napoli e Avellino
Sappiamo come la figura dei collaboratori scolastici sia di fondamentale importanza per le scuole, e i ritardi nelle nomine annuali non possono che avere conseguenze negative. Come segnala infatti ‘Evoluzione ATA’ le ripercussioni a cui si sta assistendo sono le seguenti:
- disorganizzazione nelle scuole: le scuole contano sui collaboratori scolastici per gestire una serie di attività fondamentali, come la pulizia degli edifici, la vigilanza e l’assistenza agli alunni. Il ritardo nella pubblicazione dei calendari può provocare difficoltà nella pianificazione delle risorse umane, con il rischio di carenze nel personale che compromettono il regolare svolgimento delle attività quotidiane.
- stress per il personale: i collaboratori scolastici in attesa di sapere la loro assegnazione vivono un periodo di incertezza. Questo può causare ansia e preoccupazioni, soprattutto per coloro che dipendono da queste assegnazioni per pianificare la propria vita personale e familiare. La mancanza di informazioni tempestive può rendere difficile organizzare impegni lavorativi e privati, aumentando il livello di stress.
- ritardi nell’avvio delle attività scolastiche: un inizio anno scolastico disorganizzato, senza il personale necessario già in servizio, può influire negativamente sul funzionamento delle scuole. Potrebbe esserci un ritardo nell’attivazione dei servizi fondamentali, come la sicurezza e l’ordine all’interno degli istituti scolastici, causando disagi a studenti, famiglie e insegnanti.
- inefficienza nella gestione delle graduatorie: il ritardo nella pubblicazione dei calendari di prima fascia può essere un sintomo di inefficienze burocratiche nella gestione delle graduatorie. Questo problema rischia di compromettere la fiducia del personale scolastico nelle istituzioni, aggravando il malcontento tra i lavoratori precari che attendono di essere chiamati.
- svantaggio per i collaboratori scolastici precari: coloro che si trovano nelle fasce più basse delle graduatorie sono particolarmente colpiti dai ritardi. Infatti, questi lavoratori hanno meno tempo per trovare alternative o organizzare altre soluzioni lavorative se l’assegnazione tarda ad arrivare.
A tutto ciò si aggiungono inevitabilmente i disagi in termini economici e di progressione di carriera, oltre che di mancato cumulo del punteggio, a cui stanno andando incontro i collaboratori scolastici ancora in attesa di nomina. Senza contare che questa problematica è resa ancora più accentuata dalla mancata proroga, a livello nazionale, dell’organico aggiuntivo ATA PNRR e Agenda Sud.
Alla luce di tutto ciò il movimento, in rappresentanza del personale ATA coinvolto, chiede di intervenire tempestivamente intanto nell’assegnazione degli incarichi annuali da parte degli ambiti territoriali tardivi, puntando ad un miglioramento nella gestione delle nomine a tempo determinato e chiedendo un ritorno alle nomine in presenza.