La CIAD è la novità più importante di quest’anno per chi si è inserito nelle graduatorie del personale ATA. Il Ministero ha stabilito come requisito essenziale la Certificazione Internazionale di Alfabetizzazione Digitale per tutti i profili ATA, tranne quello di collaboratore scolastico. La CIAD deve essere conseguita entro il 30 aprile 2025 per mantenere la validità nelle graduatorie. Ma se chi ha una supplenza in corso, non la consegue entro la scadenza stabilita, verrà licenziato? Risponde alla domanda l’Avvocato Fabio Rossi, nel corso del nostro webinar su YouTube.

Mancanza della CIAD e supplenza in corso ad aprile 2025

In base alle Avvertenze contenute nella Tabella di valutazione dei titoli allegata al DM 89 del 21/7/24 (Bando ATA III Fascia 2024/2027) e come, poi, ribadito nella FAQ 31 pubblicata dal Ministero dell’Istruzione e del Merito, la “certificazione internazionale di alfabetizzazione digitale (CIAD)” costituente nuovo requisito d’accesso a tutte le graduatorie ATA (tranne per il profilo di collaboratore scolastico) deve essere rilasciata da un ente accreditato presso ACCREDIA, l’ente italiano che attesta la competenza e l’indipendenza degli organismi di certificazione e la conformità delle certificazioni agli standard europei.

La certificazione digitale che dà accesso alle graduatorie ATA deve essere conseguita entro il 30 aprile 2025, come da apposito impegno sottoscritto in seno alla domanda, decorso il quale si decade dalle graduatorie medesime. Il Ministero non chiarisce per iscritto cosa accade a chi ha un contratto di supplenza in corso, ma si è limitato a riferire gli effetti sulle graduatorie. Ciò lascia dubbi comprensibili.

Cosa potrebbe accadere?

Sulla base dei principi generali, però, è possibile ipotizzare cosa accade a chi ha un contratto in corso sulla base dell’inserimento con riserva nelle graduatorie ATA di III fascia. Questi, purtroppo, depongono a favore della risoluzione del contratto. Il presupposto giuridico è l’inserimento in graduatoria, seppur con riserva. Se si decade, si perde il requisito di accesso alla supplenza.

Tuttavia, fa notare l’Avv Rossi, il Ministero non dovrebbe tacere in proposito e si auspica che con l’avvicinarsi della scadenza di aprile 2025, emani una circolare per disciplinare questi casi. Non essendo interesse dell’Amministrazione scolastica interrompere il rapporto di lavoro, si potrebbe immaginare la previsione di alcune proroghe, o del contratto o della CIAD. Al momento però, sono solo ipotesi. Potete visualizzare il video per intero sul nostro canale YouTube.