Negli ultimi giorni si è parlato molto di organico aggiuntivo ATA, tra false speranze ed emendamenti scomparsi e riapparsi ad intermittenza. E oggi ecco arrivare la dichiarazione del Ministro Valditara nel commentare cosa comparirà nella Legge di Bilancio sul fronte scuola: “È un segnale di grande attenzione di questo Governo nei confronti dei temi della disabilità e del precariato scolastico, pur in un contesto di scarsità di risorse.” Il riferimento è soprattutto alla previsione di un organico aggiuntivo dei docenti di Sostegno e al rinvio dei tagli del personale ATA al 2026 (in vista di una riflessione più approfondita sulla questione degli organici). Silenzio però sull’organico aggiuntivo ATA. Inevitabile il malcontento che ne è derivato.
Organico aggiuntivo ATA: un problema di fondi?
Dal Governo tutto tace sul fronte dell’organico aggiuntivo ATA. Dalla maggioranza, in particolare, non se ne fa menzione da mesi, tranne qualche sporadico intervento in Manovra dai contorni incerti. Solo nelle scorse ore si è potuto captare un breve commento da parte dell’On Mario Pittoni (Lega), che alla richiesta di chiarimenti, da parte di un utente, pubblicata ad un suo ultimo post su Facebook, è seguita solo la seguente risposta: “mi sto occupando anche di voi. Al momento nel vostro caso le difficoltà maggiori sono sul finanziamento.” Insomma, tutto ruoterebbe intorno alla mancanza di risorse per poter ripristinare questo personale.
Non mancano però le critiche. Il movimento ‘Evoluzione ATA’, ad esempio, ha voluto far notare come il Governo abbia avuto diverse occasioni per ripristinare l’organico aggiuntivo ATA; pensiamo ai vari provvedimenti che si sono susseguiti negli ultimi mesi: Decreto Scuola, Decreto Omnibus, Decreto PNRR, Legge di Bilancio. “Così come ci sono state tutte le occasioni per concedere alle istituzioni scolastiche un adeguato organico di collaboratori scolastici in termini di sicurezza e di vigilanza nonché per le attività di inclusione e le progettualità del PNRR. Ancora una volta la volontà politica non c’è stata perché la Scuola italiana non è nell’agenda del Paese.”
Caso (M5S): “Sugli ATA ennesimo disastro del Governo”
Incisivo anche l’intervento di Antonio Caso, Capogruppo M5S in Commissione Cultura: “Come facciamo oramai da inizio Legislatura, anche in Legge di Bilancio abbiamo proposto di incrementare l’organico ATA. Purtroppo però il Governo non solo ha nuovamente bocciato tutto, ma ha anche messo nero su bianco in Manovra nuovi tagli di circa 8000 tra docenti e personale ATA. Per quest’ultimi manca, come abbiamo più volte dichiarato, qualsiasi idea di rinnovo dei contratti per l’anno corrente e c’è solo lo spostamento del taglio al 2026. Una vergogna senza precedenti che si aggiunge ai tentativi costanti della maggioranza di prendere in giro migliaia di donne ed uomini fondamentali per le nostre scuole.
Proprio alcuni giorni fa infatti in Aula denunciavamo il ritiro da parte di una deputata di FdI di un emendamento che puntava alla riattivazione dei contratti fino a giugno. Emendamento che è stato ‘sostituito’, in maniera davvero ignobile, con un ordine del giorno sempre di FDI già diventato lettera morta. È oramai evidente che il Ministro Valditara provi quasi gusto a giocare con la vita delle lavoratrici e dei lavoratori del personale ATA che, lo ribadiamo ancora una volta, fanno parte di un organico assolutamente fondamentale per il funzionamento delle nostre scuole statali”.