La novità ormai risaputa per gli aspiranti ATA di terza fascia è il necessario possesso della certificazione internazionale di alfabetizzazione digitale (CIAD), prevista obbligatoriamente per tutti i profili ad eccezione del collaboratore scolastico. Questa previsione è stata introdotta dal CCNL Scuola 2019-21, comportando la decadenza dagli elenchi se la certificazione non verrà conseguita entro il 30 aprile 2025. Gli aspiranti si stanno quindi affrettando ad ottenerla per poter continuare a ricevere supplenze per tutto il triennio di validità delle graduatorie. Non mancano però anche le considerazioni di sconforto: “conviene conseguire la CIAD?“
CIAD: i pro e i contro per gli aspiranti ATA di terza fascia
Come ad ogni aggiornamento che si rispetti, anche quello che si è tenuto la scorsa estate ha comportato un notevole riempimento delle graduatorie ATA di terza fascia che, soprattutto in alcune province, vantano elenchi chilometrici di supplenti speranzosi di ottenere una supplenza. La previsione di un organico aggiuntivo ATA, come accaduto negli ultimi anni, avrebbe aperto a maggiori opportunità , ma così non è stato per l’a.s 2024/25. E così gli aspiranti non possono che contare sulle solite sporadiche supplenze, soprattutto se si ricopre una posizione molto bassa in graduatoria.
Ecco quindi il dubbio: ma davvero tornerà utile conseguire la CIAD? Il quesito è stato posto da alcuni utenti sui social spiegando come ricoprire una posizione al di sotto della millesima posizione, o comunque in fondo agli elenchi, riduca le probabilità di lavorare, e al tempo stesso quindi spendere soldi per una certificazione che poi potrebbe non essere ‘sfruttata’ non è chiaro quanto possa essere conveniente. I costi della CIAD sembrano tra l’altro aggirarsi intorno a cifre che possono andare dai 200 ai 300 euro. Spesa, questa, che, sebbene possa sembrare in linea coi prezzi di corsi di questa tipologia, per chi da inizio anno scolastico non ha ancora ricevuto supplenze potrebbe rivelarsi difficile da sostenere.
Va tra l’altro specificato un aspetto: la CIAD è da intendersi come requisito d’accesso e non dà punteggio. Serve solo ed esclusivamente per continuare a lavorare dalle graduatorie di terza fascia. Ogni aspirante deve fare quindi le proprie valutazioni sull’acquisizione o meno della certificazione, conoscendone anche le relative conseguenze.