La scorsa estate si è avuto l’aggiornamento delle graduatorie ATA di terza fascia, con un’importante novità introdotta dal CCNL Scuola 2019-21: la certificazione internazionale di alfabetizzazione digitale. Il possesso è obbligatorio per tutti i profili, ad eccezione dei collaboratori scolastici. Per permettere agli aspiranti di adeguarsi è stato però dato un anno di tempo dall’entrata in vigore della nuova previsione per conseguire il certificato stesso: il termine è fissato al 30 aprile 2025. Cosa dovrà fare quindi prossimamente il personale ATA? Facciamo chiarezza.
Chi potrà permanere nelle graduatorie di terza fascia ATA
L’iscrizione nelle graduatorie ATA di terza fascia, per coloro che ancora non erano in possesso della CIAD, è avvenuta con riserva, senza alcuna ripercussione sul conseguimento delle supplenze. Tutti, indistintamente e a prescindere dal possesso della certificazione, possono ottenere incarichi di supplenza. Le ripercussioni si avranno dal 1° maggio 2025 se non si dovesse adempiere all’obbligo dell’ottenimento della CIAD: la conseguenza sarà infatti la decadenza dalle graduatorie per l’intero triennio (quindi fino al 2027).
In questi mesi dunque gli aspiranti, per chi non lo avesse ancora fatto, dovranno ottenere la CIAD (assicurandosi che sia accreditata con Accredia) e attendere le indicazioni del Ministero per l’inserimento del certificato su Istanze Online. Presumibilmente dopo il 30 aprile 2025 il MIM aprirà un’apposita finestra temporale dedicata all’inserimento della certificazione (allo stato attuale non sappiamo ancora le date). Senza compiere questa operazione seguirà, come abbiamo detto, la decadenza dagli elenchi di terza fascia.