Ministero dell'Istruzione e del Merito
Ministero dell'Istruzione e del Merito

Aggressioni ai docenti, il Ministero dell’Istruzione e del Merito ha pubblicato i dati relativi agli episodi di aggressione denunciati negli ultimi due anni, in occasione della giornata dedicata all’educazione e alla prevenzione della violenza verso il personale scolastico. I casi non riguardano solo gli studenti ma coinvolgono anche i genitori.

I dati ufficiali del Ministero dell’Istruzione e del Merito sulle aggressioni ai docenti

Nel periodo 2022/2023, si erano registrati 17 episodi di violenza commessi da studenti e 15 da parte dei genitori. Nel successivo anno scolastico, il numero dei casi è aumentato, con 31 aggressioni da parte degli alunni e 33 da parte dei familiari. Nei primi mesi del 2024 sono già stati denunciati 19 episodi. Gli insegnanti risultano essere i principali destinatari di queste aggressioni, seguiti dai Dirigenti scolastici e dal personale ausiliario, tecnico e amministrativo.

Il sondaggio sulla recente riforma della condotta voluta dal ministro Valditara

Il quotidiano economico Italia Oggi ha pubblicato i risultati di un sondaggio condotto da SWG, secondo il quale l’82% degli intervistati ritiene giusta la decisione di sostituire la sospensione dalle lezioni con il coinvolgimento degli studenti in attività di solidarietà nei casi più gravi (83% per chi ha figli a scuola). Il 69% approva la proposta di bocciare automaticamente gli studenti con una votazione inferiore a 6 (75% per chi ha figli a scuola), mentre il 64% ritiene che la condotta degli studenti debba essere valutata non solo in base a reati, ma anche a violazioni del regolamento scolastico.

Il ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, incontrando Dirigenti scolastici, docenti e personale Ata provenienti da tutta Italia, ha sottolineato l’importanza della giornata: ‘Oggi si dà per la prima volta un rilievo istituzionale al rispetto nei confronti del personale scolastico”. Riguardo alle sanzioni, Valditara ha precisato: ‘Non sono pensate per punire in modo sadico, ma per educare e far crescere, affinché l’autorità venga rispettata e lo studente possa comprendere l’importanza del comportamento corretto’.