quattordicesima pensionati
Mano con soldi

Lo stipendio di gennaio 2025 per il personale della scuola – docenti, ATA e dirigenti scolastici – include un leggero aumento grazie all’Indennità di Vacanza Contrattuale (IVC). Tuttavia, il sindacato Anief denuncia che questa cifra risulta inferiore rispetto a quanto previsto dalla normativa vigente, il che apre la strada a ricorsi legali per recuperare gli arretrati e adeguare l’importo.

Indennità di Vacanza Contrattuale e aumenti recenti

L’Indennità di Vacanza Contrattuale, introdotta per coprire parzialmente gli aumenti contrattuali fino alla definizione del nuovo CCNL, è stata calcolata sulla base delle leggi di bilancio 2024 e 2025. A gennaio, il personale scolastico ha ricevuto un incremento mensile variabile:

  • Collaboratori scolastici con meno di 8 anni di servizio hanno percepito un aumento lordo di 45,82 euro.
  • Docenti delle scuole superiori con 35 anni di servizio hanno invece ottenuto un incremento massimo di 99,09 euro lordi.

Questi aumenti, pari al 3,35% dello stipendio, anticipano gli adeguamenti retributivi del triennio 2022-2024. Tuttavia, secondo il Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF), l’inflazione nello stesso periodo ha raggiunto il 16,3%, creando un evidente disallineamento.

Incrementi insufficienti e arretrati non riconosciuti

Marcello Pacifico, presidente nazionale di Anief, sottolinea che la legge prevede un’IVC pari alla metà del tasso di inflazione, ossia l’8,15%. Attualmente, però, manca il 4,36%, che corrisponde a una riduzione media mensile compresa tra 59,53 euro e 128,96 euro a lavoratore. Oltre agli aumenti mensili insufficienti, il sindacato denuncia il mancato riconoscimento degli arretrati. Questi, stimati tra 3.000 e 4.000 euro per lavoratore, derivano dal ritardo nel rinnovo contrattuale.

Dal mese di aprile 2025, l’IVC sarà introdotta anche per il triennio 2025-2027. Tuttavia, senza un adeguamento degli importi, la misura continuerà a coprire solo parzialmente il divario tra stipendi e costo della vita.