Stipendi docenti, il ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, nelle ultime ore, ha dato parecchia enfasi ai recenti aumenti stipendiali disposti per il personale docente, ‘quasi 300 euro di incremento per 750mila insegnanti’. Gli aumenti in busta paga, tuttavia, non sono ancora sufficienti per portare gli stipendi dei docenti italiani a un livello dignitoso, in rapporto con quelli percepiti dai colleghi europei.
Stipendi docenti, Anief: ‘Bene gli aumenti ma è giunta l’ora che si adegui l’IVC’
Il presidente nazionale di Anief, Marcello Pacifico, ha commentato le dichiarazioni del ministro Valditara in merito agli aumenti stipendiali a favore del personale docente. “Dobbiamo dare atto al Ministro Valditara di essersi speso per questi aumenti. Tuttavia – puntualizza Pacifico – è giunta l’ora che si adegui l’indennità di vacanza contrattuale portandola al 50 per cento dell’inflazione che, nel frattempo, si è elevata di due cifre’. Il leader di Anief ha sottolineato come bisognerà lavorare al meglio, in vista della prossima Legge di bilancio, affinché vengano stanziate le risorse necessarie: servirebbero almeno 20 miliardi per allineare gli stipendi all’inflazione.
“Per quanto riguarda gli stipendi degli insegnanti, Pacifico riconosce il fatto che, grazie all’ultimo CCNL e all’indennità di vacanza contrattuale in godimento, siano arrivati aumenti di 200 euro (120 euro per il CCNL 2019/21 e 80 euro di IVC per il 2024) rispetto al 2020 nell’ultimo anno. Tuttavia, occorre riconoscere che, ai sensi della normativa nazionale vigente, i docenti dovrebbero percepire mensilmente almeno altri 100 euro subito (e 3mila euro di arretrati grazie agli 8 miliardi accantonati) per la sola indennità di vacanza contrattuale. Per rinnovare il CCNL 2022/24 e recuperare il restante 50 per cento dell’inflazione, Pacifico sottolinea che ‘ci vorrebbero altri 160 euro di aumenti mensili come annunciato dal ministro Valditara e quindi altri 8 miliardi rispetto a quelli stanziati’.