Aumento stipendi scuola del 6%. La tematica è stata toccata dal Ministro Valditara negli ultimi giorni e ha aperto un dibattito all’interno della categoria. Abbiamo chiesto a Vito Carlo Castellana, coordinatore nazionale della Gilda degli Insegnanti, la sua opinione su questa affermazione. Nella seconda parte della sua video risposta, pubblicato sul nostro canale YouTube, Castellana risponde alla seguente domanda: “Il ministro Valditara ha parlato di aumenti stipendiali intorno al 6 per cento: qual è il suo giudizio in merito e come si rapporterà la Gilda degli Insegnanti in questo ambito con il Ministro?‘.
Aumento stipendi insegnanti: ‘non si tratta di aumenti’
Vito Carlo Castellana risponde: Il Ministro Valditara ha parlato di aumenti stipendiali intorno al 6%. Come premessa, posso dire che per me non si tratta di aumenti. Un aumento è quando a parità di potere di acquisto, acquisisco qualcosa in più. Qui invece si parla di rinnovo contrattuale, con un adeguamento stipendiale.
Noi abbiamo chiesto al Ministro di reperire quante più risorse possibili, perché il problema nasce da lontano. Non è solo questione di un aumento del 6%. A livello stipendiale, gli insegnanti italiani sono già il fanalino di cosa di tutta Europa. Siamo al penultimo posto per retribuzioni del mondo occidentale e dopo di noi c’è solo la Grecia. Quindi, il problema è vecchio. Questo contratto potrebbe essere un inizio di cambio di rotta, ma penso che bisognerebbe reperire le risorse da tutti quei mille rivoli di dispersione che ci sono nel mondo della scuola. Penso a tutte quelle attività, che spesso hanno poco a che fare con la didattica, e che invece sono risorse economiche che dovrebbero andare a finire in busta paga.
Impegnarsi con i fatti, non solo a parole
Ritengo che la politica – continua il sindacalista – non dovrebbe impegnarsi solo a parole a valorizzare gli insegnanti, ma dovrebbe farlo nei fatti e da subito. Dovrebbe rendere più appetibile questo lavoro. In alcune zone d’Italia si fa fatica a trovare insegnanti. Perché? Non è solo una questione di caro affitti o di difficoltà negli spostamenti. La verità è che questo lavoro è mal pagato. Quindi, chi può, se ha la possibilità cerca altre occasioni. La scuola dovrebbe raggiungere i migliori professionisti. E può farlo solo con uno stipendio adeguato.