Puglia, Campania, Sardegna e Toscana sono le regioni che si sono opposte formalmente all’autonomia differenziata presentando ricorso alla Corte Costituzionale. Al centro del sindacato di legittimitร costituzionale la l. n. 86/2024, attorno la quale fin da subito si รจ acceso un intenso dibattito, culminato anche nella raccolta firme per chiamare alle urne gli italiani ed esprimersi in sede di referendum circa la sua abrogazione o meno. Sull’autonomia differenziata si รจ schierato contro anche Anief, unico sindacato a intervenire come amicus curiae, affiancato da Acli, Anci Campania, Upi Toscana e Asso-Consum.
Autonomia differenziata: l’intervento di Anief
Il sindacato Anief ha presentato due memorie specifiche che evidenziano lโincostituzionalitร della legge sull’autonomia differenziata in relazione a scuola, istruzione, ricerca e diritto allo studio, con particolare attenzione agli studenti con disabilitร . Secondo i legali della sigla sindacale Walter Miceli e Nicola Zampieri, insieme al presidente Marcello Pacifico, la legge violerebbe ben 11 articoli della Costituzione e 2 regolamenti dellโUnione Europea. In particolare le violazioni segnalate dal sindacato ANIEF includono:
- Art. 3 e Art. 4 del Regolamento UE 2021/241: Questi articoli evidenziano come le disparitร regionali consentano alle regioni piรน ricche di fornire servizi migliori rispetto a quelle meno abbienti, in contrasto con gli obiettivi di coesione economica, sociale e territoriale stabiliti dal Regolamento UE;
- Art. 2 e Art. 5 della Costituzione: Gli articoli, legati al principio di solidarietร , evidenziano come lโautonomia differenziata possa aumentare le disuguaglianze territoriali nel godimento dei diritti civili e sociali;
- Art. 3 della Costituzione: Riguarda la ragionevolezza e la disparitร di trattamento, non garantendo lโuguaglianza sostanziale tra le diverse regioni;
- Art. 10 della Costituzione: In relazione allโart. 24 della Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilitร , la legge non assicura la protezione adeguata per gli studenti con disabilitร ;
- Art. 33 e Art. 34 della Costituzione: Gli articoli non garantiscono unโuniforme tutela del diritto allโistruzione, creando disparitร tra le regioni;
- Art. 38 della Costituzione: Non assicura il diritto allo studio delle persone con disabilitร ;
- Art. 81 e Art. 119 della Costituzione: La legge trasferisce le funzioni relative ai Livelli Essenziali delle Prestazioni (LEP) senza garantire un adeguato finanziamento;
- Art. 116, 117, comma 2, lettera m) e 119 della Costituzione: Non prevedono che i LEP siano determinati e garantiti in modo uniforme su tutto il territorio nazionale;
- Art. 119 della Costituzione: La sua piena attuazione sarebbe stata necessaria per introdurre maggiore equitร nel sistema di regionalismo differenziato;
- Art. 117 della Costituzione: Viola lโart. 14 della Carta dei Diritti Fondamentali dellโUnione Europea (CDFUE), il Regolamento UE 2021/241, la Dichiarazione Universale dei Diritti Umani dellโONU e lโarticolo 2 del protocollo addizionale alla CEDU, impedendo al legislatore di subordinare la tutela dei diritti fondamentali a considerazioni di bilancio.