Specializzazione sostegno
Specializzazione sostegno

Il Comitato Scuola DPSE (Docenti Precari Specializzati in Europa) ha recentemente sollecitato l’avvio immediato dei corsi di specializzazione INDIRE, previsti dal DL 71/2024 e convertiti nella Legge 106/2024, per affrontare le criticità legate ai licenziamenti dei docenti precari e garantire la continuità educativa agli studenti con disabilità.

Corsi Indire e al situazione dei docenti specializzati all’estero

I docenti specializzati all’estero hanno seguito percorsi formativi analoghi ai TFA italiani, comprendenti 60 CFU, attività di laboratorio, insegnamenti disciplinari e un tirocinio pratico di 300 ore. Nonostante ciò, molti di loro stanno affrontando licenziamenti a causa dei ritardi nell’attuazione dei corsi INDIRE.

Richieste del comitato scuola DPSE

Il Comitato ha avanzato le seguenti richieste alle autorità competenti:

  1. Avvio immediato dei Corsi INDIRE: Attivare senza ulteriori ritardi i percorsi formativi per i docenti specializzati in Europa e per i triennalisti.
  2. Moratoria sui rigetti: Sospendere immediatamente i rigetti e i preavvisi negativi sulle domande di riconoscimento dei titoli esteri.
  3. Stop ai licenziamenti: Proteggere i docenti già in servizio, evitando interruzioni dannose per la continuità didattica degli studenti, in particolare quelli con disabilità.
  4. Slittamento del requisito dei 120 Giorni: Allineare i criteri di accesso ai corsi INDIRE alle tempistiche reali dei decreti attuativi, evitando esclusioni ingiustificate.
  5. Valorizzazione degli specializzati in Europa: Riconoscere il contributo fondamentale di questi docenti nel sistema scolastico italiano, promuovendo un’educazione inclusiva e di qualità.

La petizione online

A sostegno di queste istanze, il Comitato ha lanciato una petizione online che, in pochi giorni, ha superato le 2.200 firme. Ciò evidenzia il forte sostegno all’avvio di questi corsi.

Il ritardo nell’attuazione dei corsi INDIRE, secondo il comitato DPSE, non solo mette a rischio il diritto al lavoro dei docenti, ma compromette anche la qualità dell’inclusione scolastica. La mancanza di personale qualificato può portare all’assegnazione di ruoli di sostegno a personale non adeguatamente formato, con conseguenze negative per gli studenti con disabilità. Il Comunicato DPSE.