Ogni anno, tutte le istituzioni scolastiche sono tenute alla redazione del bilancio. Argomento complesso, che è disciplinato normativamente dal D.I. 1/02/2001 n. 44 e dal Decreto 28 agosto 2018 n. 129. Conoscere a grandi linee il funzionamento di questo documento, che prende il nome di “Programma Annuale”, è vitale per comprendere la gestione dell’istituto. Si tratta di un documento preventivo dei dati contabili rispetto all’esercizio finanziario successivo, suddiviso per aree.
L’iter di redazione e di pubblicazione
Il bilancio è redatto dal Dirigente Scolastico, con la collaborazione del Direttore dei Servizi Generali e Amministrativi. Tassello fondamentale della stesura del documento è il PTOF. Infatti, al di là dei valori contabili, è necessario che tutto quanto preventivato sia coerente con gli obiettivi fissati dall’istituto, sebbene a livello temporale siano su piani differenti. Il PTOF, infatti, ha valenza triennale con possibilità di modifiche che possono avvenire per anno scolastico; il Programma Annuale, al contrario, segue l’anno civile.
Entro il 30 novembre di ogni anno, la Giunta Esecutiva presenta il documento al Consiglio di Istituto, che lo approva entro il 31 dicembre. È previsto anche un parere da parte dei revisori dei conti il quale, però, non è vincolante. In caso di mancata approvazione, l’USR di competenza nominerà un commissario ad acta che entro 15 giorni dalla nomina approverà il bilancio. Va precisato che possono essere previste delle deroghe, come è accaduto lo scorso anno. Il MIM aveva infatti concesso una proroga per la redazione del programma del 2024 fino al 15 gennaio, con approvazione del Consiglio di Istituto slittata a entro il 15 febbraio. Una volta approvato, il bilancio preventivo deve essere pubblicato nella sezione Amministrazione Trasparente del sito scolastico.
Programma Annuale: le entrate del bilancio
Sinteticamente, il documento contabile si distingue in due grandi aree: entrate e spese. Per quanto concerne le entrate, sono previsti 13 livelli principali (al cui interno vi sono delle sottovoci):
- Avanzo di amministrazione presunto;
- Finanziamenti dall’Unione Europea;
- Finanziamenti dallo Stato;
- Finanziamenti dalla Regione;
- Finanziamenti da Enti locali o altre istituzioni pubbliche;
- Contributi privati;
- Proventi da gestioni economiche;
- Rimborsi e restituzioni somme;
- Alienazione di beni materiali;
- Alienazione di beni immateriali;
- Sponsor e utilizzo locali;
- Altre entrate;
- Mutui.
L’avanzo di amministrazione presunto è, generalmente, la voce più impattante, e si distingue in non vincolato e vincolato. Nel primo caso, come è intuibile, l’importo può essere liberamente usato. Nel secondo, invece, le somme iscritte a tale titolo dovranno essere utilizzate solamente per gli scopi per cui sono state specificamente destinate.
Programma Annuale: le spese del bilancio
Determinate le entrate, la sezione delle spese prevede tre macro-aree: attività, progetti e gestioni economiche separate. Le attività, che rappresentano le destinazioni fondamentali per il buon funzionamento della scuola, si suddividono in sei categorie (anch’esse poi composte da singole voci):
- A01: Funzionamento generale e decoro della Scuola;
- A02: Funzionamento amministrativo;
- A03: Didattica;
- A04: Alternanza Scuola-Lavoro;
- A05: Visite, viaggi e programmi di studio all’estero;
- A06: Attività di orientamento.
I progetti sono invece gli strumenti con cui si realizza l’offerta formativa e che contribuiscono a formare l’identità dell’istituto:
- P01: Progetti in ambito scientifico, tecnico e professionale;
- P02: Progetti in ambito umanistico e sociale;
- P03: Progetti per certificazioni e corsi professionali;
- P04: Progetti per formazione e aggiornamento del personale;
- P05: Progetti per gare e concorsi.
Le gestioni economiche separate sono invece le seguenti:
- Azienda agraria;
- Azienda speciale;
- Attività per conto terzi;
- Attività convittuale.
Sono poi previste due voci residuali: fondo di riserva (R) e disponibilità finanziaria da programmare (Z).