La Legge di Bilancio 2024 ha confermato per il prossimo anno il trattamento integrativo, noto anche come Bonus 100 Euro in busta paga. La misura è conosciuta anche con altri nomi, come bonus Irpef o ex Bonus Renzi. A usufruirne sono i lavoratori dipendenti con redditi che non superano i 28mila euro annui. In questo articolo, esamineremo cosa resta invariato e le modifiche apportate alle detrazioni e alla modalità di calcolo.
Trattamento integrativo 2024: a chi spetta
Il trattamento integrativo da 100 euro 2024 si rivolge a diverse categorie, e non solo ai dipendenti pubblici e privati. Sono esclusi i contribuenti incapienti, cioè chi ha un reddito imponibile lordo che rientra nella no tax area e i pensionati. Escluso anche chi è titolare di redditi professionali e chi ha partita Iva. Sono inclusi tra i beneficiari:
- disoccupati (sia quelli in regime di indennità NASpI, sia quelli in regime Dis-Coll)
- collaboratori inquadrati con contratto co.co.co;
- persone in cassa integrazione;
- soci lavoratori di cooperative;
- sacerdoti;
- lavoratori socialmente utili;
- lavoratrici in maternità per congedo obbligatorio;
- lavoratori in congedo di paternità;
- stagisti;
- tirocinanti;
- borsisti;
- percettori di assegno di ricerca o di borsa di studio.
Bonus 100 euro: limiti di reddito e nuovo calcolo
I limiti di reddito per accedere al Bonus 100 Euro rimangono invariati, ma è essenziale comprendere le nuove regole introdotte dalla Legge di Bilancio. Per i lavoratori dipendenti con redditi fino a 15.000 euro annui, che ricevono il trattamento integrativo pieno (quindi 100 euro mensili), il bonus è confermato a 1.200 euro l’anno a patto che l’imposta lorda da versare sia superiore alle detrazioni spettanti a cui è necessario sottrarre un importo pari a 75 euro. La modifica nel calcolo è stata necessaria a causa dell’aumento delle detrazioni da lavoro dipendente a 1.955 euro, che ha innalzato la no tax area a 8.500 euro per questi lavoratori. Sottraendo i 75 euro dalle detrazioni che spettano nel 2024 (1.955 euro) si garantisce il bonus di 100 euro a tutti coloro che hanno un reddito da 8.174 euro annui fino a 15.000 euro. Grazie a questo passaggio, quindi, non cambia nulla.
I lavoratori con reddito fino a 28mila euro avranno diritto al bonus solo se la somma delle detrazioni fiscali spettanti supera l’imposta lorda dovuta. Quindi anche qui tutto viene confermato. Essi continueranno a beneficiare del bonus in busta paga per un importo massimo di 1200 euro l’anno (che ovviamente potrà essere ridotto).