Carta del Docente, il governo Meloni è costretto a correre ai ripari di fronte alle numerosissime richieste dei docenti con contratto di supplenza al 30 giugno per ottenere, in via stragiudiziale, il bonus da 500 euro spettante ai colleghi di ruolo.
Carta del Docente, il governo Meloni e la ‘grana’ del bonus 500 euro per tutti i precari
Il bonus 500 euro, secondo quanto previsto dalla legge 107/2015, spetta solamente ai docenti di ruolo ma una serie di sentenze di merito hanno fatto sì che anche i precari cominciassero a trarne beneficio. Con il decreto legge N. 69/2023, si è provveduto ad estendere la Carta del Docente, solo per un anno, però, anche ai precari che sottoscrivono un contratto annuale, sino al 31 agosto. La ‘grana’ per il governo Meloni, però, è scattata in seguito alla sentenza della Corte di Cassazione N. 29961 del 27 ottobre, attraverso la quale veniva riconosciuto il medesimo diritto anche ai docenti che sottoscrivono contratti di supplenza sino al termine delle lezioni, ovvero sino al 30 giugno.
Bonus 500 euro, il governo a caccia di risorse
A conti fatti, si tratta di circa 200mila docenti: tradotto in soldoni, circa 100 milioni di euro da trovare e da stanziare per l’erogazione del bonus 500 euro anche a loro. A meno che, come sottolinea Il Sole 24 Ore nell’edizione odierna di lunedì 3 giugno, non si opti per una rimodulazione dell’importo pro capite. Le risorse economiche da stanziare per la Carta del Docente, però, potrebbero aumentare: in primo luogo perché da quest’anno scatta la decurtazione di 19 milioni di euro prevista dal DL N. 36/2022 del governo Draghi. In secondo luogo, perché un’altra sentenza della Corte di Cassazione estende il diritto al beneficio anche al personale educativo.