Bonus casa
Bonus casa

La legge di Bilancio 2025 ha approvato incentivi per i docenti di ruolo che non hanno presentato domanda di mobilità negli ultimi cinque anni e che lavorano in scuole a rischio dispersione scolastica. Tale manovra, come abbiamo visto, ha già suscitato la polemica di chi ritiene iniqua e discriminatoria la misura. Nello stesso tempo, c’è chi riflette sulle pesanti condizioni di chi è costretto a lavorare lontano da casa. In una lettera giunta alla nostra redazione un docente di scuola secondaria ha proposto l’introduzione di bonus affitti come un aiuto concreto per i docenti e gli ATA e io personale educativo in servizio fuori sede. 

Bonus affitti per il personale scolastico fuori sede 

“Molti docenti, ATA e personale educativo sono costretti a trasferirsi in altre città per poter svolgere il proprio lavoro. Si tratta spesso di contratti a tempo determinato, che non consentono di pianificare con certezza il futuro e che, purtroppo, non sono accompagnati da uno stipendio tale da garantire una piena autonomia economica. La difficoltà maggiore si manifesta nel dover sostenere il costo dell’affitto di un’abitazione lontano dalla propria famiglia e dal proprio luogo di residenza, una spesa che diventa insostenibile per chi ha contratti precari e retribuzioni non elevate.

In questo contesto, una misura come l’introduzione di un bonus affitti per i lavoratori precari della scuola e per tutti quelli che lavorano lontano da casa potrebbe rappresentare un aiuto concreto, un segnale di attenzione nei confronti di chi, con dedizione e sacrificio, contribuisce ogni giorno alla crescita e all’educazione delle nuove generazioni. Perchè introdurre un bonus docenti di circa 800 euro per chi comodamente lavora in una sede a lui congeniale, senza chiedere trasferimento?” così recita la lettera.

La misura coinvolgerebbe personale precario e di ruolo

Come sappiamo, tantissimi sono infatti i docenti, il personale ATA ed educativo che ogni anno o per vari mesi è costretto a prendere servizio lontano dalla propria residenza: non si tratta solo di personale con contratti a tempo determinato, ma anche di chi ha ottenuto il ruolo in province lontano da casa e, sottoposto a vincoli di mobilità, non riesce a rientrare. “L’introduzione di bonus affitti potrebbe fare una reale differenza per tanti lavoratori che ogni giorno si impegnano per il futuro della nostra società”.