Nell’ultimo Consiglio dei Ministri il Governo Meloni ha approvato la riforma dell’assistenza agli anziani che tra gli altri aspetti istituisce un assegno mensile da 850 euro. Non si tratta di una misura universale, sono state messe limitazioni e ci sono requisiti da rispettare. Ecco la situazione.
Bonus Anziani 850 euro, a chi è rivolto
Ai cittadini di età superiore agli 80 anni e gravemente non autosufficienti verrà riconosciuto un contributo all’assistenza valido fino al 31 dicembre 2026. L’assegno di assistenza dal valore di 850 euro si cumula così con l’indennità di accompagnamento da 531,76 euro per un totale di circa 1.380 euro al mese. Ma attenzione, non basta avere più di 80 anni e essere non autosufficienti. Oltre all’età e alla condizione di non autosufficienza, requisito basilare per il bonus anziani è un’attestazione Isee non superiore ai 6.000 euro annui. In totale il contributo riguarda una platea di 25mila persone.
Quali sono i servizi che si possono pagare col bonus anziani
Il bonus anziani è finalizzato unicamente al pagamento di badanti o di imprese che erogano servizi di assistenza. Il beneficio potrebbe essere revocato se non viene utilizzato per i motivi per cui viene fornito. Per quanto concerne i fondi, il contributo può contare su 150 milioni di euro dal Fondo nazionale per le non autosufficienze e 250 milioni dal Programma nazionale “Inclusione e lotta alla povertà 2021-2027″. Altri 100 milioni arrivano dalla Missione 5 del Pnrr.
Come avverrà l’erogazione del pagamento
Attualmente, si stima che siano circa 25.000 individui, già beneficiari dell’indennità di accompagnamento a soddisfare i requisiti. La richiesta del bonus avverrà tramite modalità online, attraverso il sito dell’INPS o consultando i patronati. L’erogazione del beneficio sarà gestita dall’Istituto Nazionale Previdenza Sociale (INPS), previa verifica dei requisiti, e sarà esente da tassazione.