Bonus

Il DM 258 del 30 settembre 2022 ha introdotto il bonus continuità docente relativo all’anno scolastico 2024/25. Il governo Meloni ha introdotto questo incentivo destinando un fondo di 30 milioni di euro per valorizzare la figura docente e promuovere la continuità didattica. Il beneficio, però, rappresenta un’opportunità per un numero ristretto di docenti, specificamente coloro che hanno mantenuto una posizione di stabilità nella loro carriera professionale negli ultimi anni, non presentando domande di mobilità o accettando supplenze. Questo incentivo,, è destinato a docenti che soddisfano criteri ben definiti riguardo alla loro residenza e alla loro storia lavorativa dal 2018 al 2023. Vediamoli nello specifico. 

Requisiti per il Bonus Continuità docenti 

Per accedere al bonus continuità docenti occorre rispettare seguenti requisiti: 

  1. Periodo di Riferimento: Il docente deve non aver presentato domande di mobilità, utilizzazione o assegnazione provvisoria dal 2018/2019 al 2022/2023.
  2. Residenza/Domicilio: È necessario che il docente risieda o abbia il domicilio in una provincia diversa da quella di titolarità.
  3. Mancanza di Supplenze: Non deve aver accettato il conferimento di supplenza per l’intero anno scolastico in altra tipologia o classe di concorso.
  4. Esclusioni: I docenti che hanno subito una perdita di posto e sono stati oggetto di mobilità d’ufficio, o che hanno presentato domande di mobilità condizionata, non sono esclusi dalla valorizzazione professionale.

Fondi e Pagamenti

Come abbiamo già detto, Sono stati stanziati 30 milioni di euro per il bonus continuità docenti. Inoltre, nel fondo per il miglioramento dell’offerta formativa (FMOF) per il 2024-2025, sono già disponibili 20 milioni di euro, destinati a docenti che non hanno presentato domande di mobilità o stipulato contratti a tempo determinato negli anni scolastici dal 2018-2019 al 2022-2023. I pagamenti saranno effettuati attraverso il cedolino unico e i docenti saranno selezionati dal Sistema Informativo del Ministero dell’Istruzione e del Merito (MIM), che verificherà il possesso dei requisiti richiesti.