Bonus mamme 2024 in arrivo con gli stipendi di maggio, anche su NoiPA. La misura inclusa nella Manovra di Bilancio, é finalizzata a sostenere le famiglie, incentivare la natalità e migliorare l’occupazione femminile. Questa iniziativa offre un esonero dai contributi previdenziali per le lavoratrici dipendenti a tempo indeterminato con almeno due figli nel 2024 e tre figli dal 2025, fino a un massimo di 3000 euro all’anno. L’incentivo si traduce in un aumento dello stipendio netto per le madri che lavorano.
Bonus Mamme nel 2024: come funziona?
Le lavoratrici possono beneficiare dell’esonero dal pagamento dei contributi previdenziali, o bonus mamme, previa domanda e soddisfacimento dei requisiti. L’esenzione contributiva riguarda il contributo IVS per i dipendenti del settore privato e il contributo FAP per i dipendenti pubblici. L’esonero contributivo, che si attesta intorno al 9,19%, verrà versato direttamente alla gestione previdenziale della lavoratrice, incrementando il suo stipendio netto. Tale esenzione sarà applicata in busta paga, secondo precise modalità:
- Per i periodi di paga dal 1° gennaio 2024 al 31 dicembre 2026, trova applicazione per le lavoratrici madri di tre o più figli, fino al compimento del diciottesimo anno di età del figlio più giovane.
- Per i periodi di paga dal 1° gennaio 2024 al 31 dicembre 2024, l’esonero contributivo spetta anche alle lavoratrici madri di due figli, a condizione che il figlio più giovane abbia un’età inferiore a 10 anni.
Escluse e calcolo importo del bonus
Alcune categorie di lavoratrici sono escluse dal Bonus Mamme 2024, tra cui le lavoratrici autonome, le precarie, le lavoratrici con meno di 2 figli e le lavoratrici con 2 o più figli, se l’ultimo figlio ha più di 10 anni. Inoltre, dal 2025 saranno escluse anche le mamme con meno di 3 figli. Il Bonus Mamme può raggiungere un massimo di 3000 euro all’anno, riparametrato su base mensile. Questo si traduce in un’esenzione massima di 250 euro al mese.
Le lavoratrici dipendenti pubbliche riceveranno il Bonus Mamme nella busta paga di maggio, a seguito di alcune complicazioni procedurali. Tuttavia, pur con un breve ritardo rispetto alle colleghe del settore privato, anche loro beneficeranno dell’incentivo e degli arretrati. Da aprile è stato previsto il rilascio di una funzionalità su NoiPA in Gestione Stipendi per consentire, per la rata di maggio 2024, l’applicazione della decontribuzione prevista, con decorrenza dal 1 gennaio 2024.
Gli arretrati
Gli arretrati spettano dal 1° gennaio 2024 se i requisiti sussistono già a tale data; altrimenti dal mese di nascita del secondo / terzo figlio o dal mese di instaurazione di un rapporto di lavoro a tempo indeterminato, nel caso la donna fosse già madre di due / tre figli, ma non avesse ancora un lavoro dipendente o lo avesse a tempo determinato. In base alla propria condizione economica, quindi, spettano da 4 mesi di arretrati (meno per chi non soddisfaceva i requisiti a gennaio) + quella corrente. Ricordiamo alcune caratteristiche importanti di questo bonus:
- assorbe la decontribuzione per il taglio del cuneo fiscale
- viene liquidato nel mese di competenza.
- viene tassato ad aliquota massima
- aumenta il reddito e riduce le detrazioni da lavoro dipendente.