La Legge di Bilancio 2025 ha confermato e ampliato il bonus mamme già previsto per le lavoratrici con almeno tre figli. Il bonus mamme per chi ha due figli, introdotto in via sperimentale e in scadenza a fine 2024, è stato prorogato anche per il 2025. La misura riguarda ora, oltre alle lavoratrici dipendenti, anche le lavoratrici autonome con partita IVA, un’estensione che permette di includere una categoria spesso esclusa da simili benefici.
Bonus mamme 2025 e sgravi contributivi
Per le mamme con almeno due figli, l’esonero contributivo era previsto fino al 31 dicembre 2024. Con la nuova Legge di Bilancio, questa agevolazione viene prorogata per tutto il 2025, mantenendo inalterati i requisiti precedenti. Per le lavoratrici con tre figli, invece, il bonus rimane attivo fino al 2026, o fino al compimento dei 18 anni del figlio più giovane, a seconda dell’evento che si verifichi prima. Il bonus mamme 2025 presenta requisiti precisi, che variano a seconda del numero di figli.
- Tre figli: le lavoratrici con almeno tre figli hanno diritto all’esonero totale dei contributi previdenziali (pari al 9,19% dell’imponibile) fino al 31 dicembre 2026. Questo beneficio non prevede limiti di reddito, pertanto è accessibile a tutte le mamme che soddisfano il requisito del numero di figli.
- Due figli: per le mamme con due figli, il bonus, che inizialmente era previsto solo fino al 31 dicembre 2024, è stato prorogato per tutto il 2025. Anche in questo caso, la condizione principale è che il figlio minore non abbia compiuto i 18 anni durante il periodo di validità della misura.
Novità per le lavoratrici autonome
L’aspetto più innovativo del bonus mamme 2025 è l’estensione alle lavoratrici autonome. Questa categoria, che comprende libere professioniste e imprenditrici individuali, potrà usufruire del medesimo sgravio contributivo a partire dal 2025.
Importo del Bonus Mamme
Il bonus mamme 2025 prevede un esonero contributivo annuo massimo di 3.000 euro, che si traduce in un importo lordo mensile di circa 250 euro. Questo valore è proporzionato al periodo di lavoro e può variare nel caso in cui il rapporto di lavoro venga instaurato durante il mes. Il calcolo giornaliero è pari a circa 8,06 euro.
Tuttavia, è importante tenere presente che per le mamme con redditi inferiori ai 35.000 euro l’anno, l’importo del bonus potrebbe essere inferiore. Ciò per via del già presente taglio del cuneo fiscale. In questi casi, l’esonero contributivo reale riconosciuto sarà pari al 3,19% per chi guadagna meno di 28.000 euro, e al 2,19% per redditi compresi tra 28.000 e 35.000 euro.
Aumenti in busta paga
Di seguito una tabella che illustra l’aumento mensile lordo in busta paga, considerando il bonus mamme e il taglio del cuneo fiscale (uno degli incentivi del prossimo anno).
Importo stipendio | Aumento mensile lordo (€) |
---|---|
€ 1.000 | € 91,9 |
€ 1.100 | € 101,09 |
€ 1.200 | € 110,28 |
€ 1.300 | € 119,47 |
€ 1.400 | € 128,66 |
€ 1.500 | € 137,85 |
€ 2.000 | € 182,00 |
€ 2.500 | € 229,75 |
€ 2.692 | € 247,39 |